Sondaggio Fortune-Ipsos: a sorpresa non vaccinati d’accordo sulla stretta

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Mentre la pandemia entra nel suo terzo anno, Italia e la Francia, introducendo la linea dura contro i non vaccinati stanno offrendo al mondo alcuni indizi su ciò che accade se i governi cercano di costringere le persone a vaccinarsi, invece di incoraggiarle, esortarle o blandirle.

E a sorpresa, da un sondaggio condotto questa settimana da Ipos per Fortune.com su circa 2mila persone in entrambi i Paesi, emerge che la maggior parte degli intervistati, compresa una discreta quantità di non vaccinati, è d’accordo con il giro di vite. E’ quanto raccontano in un articolo Vivienne Walt e Bernhard Warner, sottolineando che i risultati hanno sorpreso anche gli stessi sondaggisti.

“Ci sono pochissime persone che stanno urlando” contro le nuove regole obbligatorie sui vaccini, afferma Andrei Postoaca, Ceo di Ipsos Digital, parlando a Fortune dalla sua casa nel Sud della Francia. “Mi sarei aspettato in un Paese come questo di vedere le persone che sono state vaccinate dire: “Non voglio che venga imposto”. Ma questo non sembra accadere”, dice. “La paura per la gravità della situazione è superiore alle opinioni su ciò che il governo dovrebbe fare”.

Questa è un’indicazione fondamentale anche per altri governi, come quello degli Stati Uniti, che potrebbero prendere in considerazione l’idea di rendere obbligatori i vaccini. Oggi la Corte Suprema americana ascolterà il piano del presidente Joe Biden per far sì che le aziende con più di 100 dipendenti richiedano vaccini o test periodici ai propri dipendenti.

Ma quali sono i risultati del sondaggio? Tra gli adulti non vaccinati in Francia, circa il 23% sosterrebbe Macron se introducesse il vaccino obbligatorio per gli over 50, come è stato deciso in Italia, mentre un altro 16% non si schiera né a favore né contro l’idea.

Circa il 70% delle persone intervistate in Italia, e il 67% di quelle in Francia, ha affermato che riceverà una vaccinazione entro i prossimi 30 giorni, molti dei quali però potrebbero essere in attesa di una dose di richiamo.

In Italia, il sostegno pubblico alla stretta è anche maggiore. Ciò, si ipotizza nell’articolo di Fortune, potrebbe avere a che fare con la vasta popolazione anziana del Paese e i ricordi inquietanti di un sistema sanitario sotto assedio anche nel prospero Nord nei primi giorni dell’epidemia di coronavirus, nell’inverno e nella primavera del 2020.

Secondo il sondaggio Ipsos, condotto il giorno dopo l’annuncio ufficiale della decisione del Consiglio dei ministri, quattro italiani su cinque si sono detti a favore dell’obbligo per le persone con un’età superiore a 50 anni. Anche i non vaccinati, a quanto pare, riconoscono una logica in questa scelta. Un 20% degli intervistati Ipsos in Italia che si sono descritti come non vaccinati, ha affermato di sostenere l’idea di un obbligo per tutti.

L’articolo completo è su Fortune.com

 

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