Riforma del 118, l’appello a Speranza

Balzanelli Speranza 1118
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Garantire attenzione al 118, alla sua riforma e alle esigenze non più eludibili degli operatori, in prima linea in questi anni di pandemia. A chiederlo al ministro della Salute Roberto Speranza è stato il presidente della Sis 118 Mario Balzanelli, ricevuto a Lungotevere Ripa.

“Il Sistema di emergenza territoriale 118 – sottolinea Balzanelli nel suo appello a Speranza – si affida al ministro quale risorsa fondamentale dello Stato”, che “sin dall’inizio della pandemia nel nostro Paese ha messo in protezione e in sicurezza tutta la cittadinanza nazionale, a drammatico prezzo della vita di numerosi suoi operatori. Il 118 nazionale merita di essere preso in seria e alta considerazione, sia da parte del governo sia dal legislatore”.

Il nodo è quello della riforma. “Nessuna riforma legislativa di Sistema potrà essere credibile se non parte dalla valorizzazione delle migliaia di medici, infermieri e autisti-soccorritori che H24 e 365 giorno all’anno, su tutto il territorio nazionale, operano con l’unico obiettivo di salvare vite, di adulti e bambini, di qualunque fascia d’età. Il varo più urgente di una riforma legislativa che potenzi in concreto il Sistema 118 nazionale, riconoscendone tutta l’alta complessità gestionale con l’inquadramento legislativo a livello dipartimentale, provinciale e regionale”.

Fra gli elementi essenziali, “la garanzia nei vari territori di un numero di mezzi in grado di assicurare il raggiungimento dei vari scenari critici nel rispetto delle tempistiche previste dal legislatore stesso per area urbana ed extraurbana, la dotazione tecnologica alle Centrali operative che consenta alle stesse di essere connessa con i vari interventi, rendendo possibile le modalità più avanzate di telemedicina, telediagnosi, telemonitoraggio del paziente acuto e critico, l’attribuzione a tutti gli operatori del 118 delle stesse incentivazioni economiche già stabilite dal governo per gli operatori del Pronto soccorso, la possibilità di passaggio alla dipendenza, su base facoltativa, da parte dei medici convenzionati, il riconoscimento del profilo professionale dell’autista-soccorritore”.

E ancora, l’accesso diretto al 118 della popolazione nazionale in caso di emergenza sanitaria o comunque mediante preselezione diretta attivata chiamando il 112 per evitare perdite di tempo sugli interventi in soccorso ai codici rossi potenzialmente catastrofiche. Tutte questioni che rappresentano, conclude Balzanelli, “pilastri affidabili e credibili, dalla Sis 118 motivati e documentati in ambito tecnico e gestionale, di un rinnovamento del Sistema non più rinviabile, considerate le crescenti necessità del servizio”.

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