Dalla genotossicità al rischio infarto (e ictus), le fake news sui vaccini

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Ci risiamo. A un anno dall’inizio della campagna vaccinale anti-Covid, in Italia continuano a imperversare in Tv e sul web numerose fake news, cioè notizie false, riguardo ai fantomatici effetti collaterali dei vaccini anti-Covid, in particolare quelli a mRna di Moderna e Pfizer-BioNTech.

Ciò che è più grave è che, talvolta, queste fandonie vengono propinate ai cittadini da persone laureate in materie scientifiche. Che forse hanno dimenticato le basi della biologia cellulare o  della genetica. Ma che tuttavia continuano a seminare il panico, chiamati nei talk-show da chi è più attento all’audience e allo share che a informare correttamente su tematiche delicate come quelle relative alla salute.

Due tra le più comuni notizie false, in queste ultime settimane, sono relative il fatto che il vaccino anti-Covid di Moderna sarebbe genotossico e che quello di Pfizer determinerebbe rischi di ictus e infarto. Ecco la prova che queste affermazioni sui vaccini non sono vere.

L’uso di qualsiasi farmaco o vaccino viene autorizzato dalle autorità regolatorie. In particolare in Ue l’Agenzia europea del farmaco (Ema) e in Italia l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Il via libera viene dato solo dopo avere analizzato tutti i dati del dossier presentato dal produttore. Dati che derivano dalla sperimentazione preclinica e clinica. Quest’ultima è la sperimentazione sull’uomo per capire se un nuovo prodotto è sicuro, efficace e ben tollerato. Il semaforo verde degli enti regolatori viene acceso solo se tutte queste condizioni sono completamente soddisfatte e se, in base ai dati scientifici, si rende evidente che i benefici connessi all’uso del farmaco o del vaccino sono ampiamente superiori ai possibili rischi.

Ma veniamo ai vaccini Moderna. L’assessment report pubblicato da Ema a gennaio 2021 e poi aggiornato a marzo dello stesso anno indica che sono stati fatti tutti i test previsti per valutare eventuali possibili effetti genotossici collegati al vaccino, e che essi non hanno mostrato evidenze in tal senso. Cade quindi l’accusa di genotossicità, come evidenziano anche in un’ampia analisi sul loro blog i ‘Biologi per la scienza’.

Che dire del vaccino di Pfizer? Ampiamente smentite le false notizie relative all’aumento di infarto del miocardio, ictus e embolia polmonare. A dirlo è lo studio scientifico pubblicato lo scorso 22 novembre 2021 su Journal of the American Medical Association intitolato “Myocardial Infarction, Stroke, and Pulmonary Embolism After BNT162b2 mRNA Covid-19 Vaccine in People Aged 75 Years or Older”.

Ebbene: osservando oltre 4 milioni di over 75 francesi vaccinati contro Covid nelle prime due settimane seguenti la somministrazione della prima e della seconda dose di vaccino, non si è osservato alcun aumento dei casi di infarto miocardico acuto, ictus ed embolia polmonare rispetto a quanto rilevato nei non vaccinati.

L’invito è quindi duplice. Chi è chiamato a comunicare la salute al grande pubblico lo faccia nel rispetto dell’evidenza scientifica e soprattutto sapendo come si leggono i dati scientifici. Chi è chiamato a scegliere chi invitare nei talk-show a parlare di questi argomenti non lo faccia solo in base al “volto” televisivo, ma soprattutto guardando al curriculum dell’ospite.

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