La Natalità è Futuro: un progetto che va oltre la comunicazione

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Nel mondo abbiamo superato quota 8 miliardi di persone, almeno secondo il sito Neodemos e il suo contatore (e questo anche se le Nazioni Unite dovrebbero ufficializzare il superamento degli 8 miliardi agli inizi del 2023). Ma se, nonostante la pandemia e la crisi climatica, la popolazione mondiale cresce, l’Italia è in netta controtendenza.

Mentre l’Istat segnala, rapporto dopo rapporto, una preoccupante crisi delle nascite, oggi la popolazione italiana è pari a 59 milioni 400mila. E il trend è quello di una decrescita (tutt’altro che felice): da 59,6 milioni al primo gennaio 2020 a 58 milioni nel 2030. Ma se il problema viene evidenziato da anni, questo è il momento di un cambio di paradigma. Anche (ma non solo) sul fronte della comunicazione. Ne è convinta Patrizia Puppi, Sr Corporate Communication & CSR Manager di Ibsa Farmaceutici, che illustra gli obiettivi di ‘La Natalità è Futuro: un progetto che va oltre la comunicazione‘, realizzato in collaborazione con Fortune Italia.

Perché sono anni che si parla del crollo delle nascite in Italia, ma fino a oggi forse si è perso di vista il punto: fare o non fare figli, oppure quanti figli fare, è una questione spesso associata esclusivamente alla dimensione femminile, quasi sempre in relazione all’identità della donna. Questo progetto, spiega invece Puppi, serve a dimostrare che la Natalità è soprattutto altro: è il futuro, degli italiani e del Paese. Un viaggio alla scoperta dei grandi temi legati alla natalità, dalla parità di genere alla conciliazione vita-lavoro, fino alle politiche in grado di costruire un contesto favorevole alla natalità.

 

Ascolta “La Natalità è Futuro” su Spreaker.

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