Covid e stress della sanità regionale, ecco l’effetto vaccini

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Insieme alla curva dei casi Covid, cala finalmente anche lo stress sui sistemi sanitari regionali. Ma l’impatto della quarta ondata pandemica non è stato lo stesso in tutte le Regioni. A ‘certificarli’ è  l’indicatore Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica), che – valutando diversi parametri tra cui il numero dei nuovi contagiati e la percentuale di vaccinati – ha misurato lo stress ‘da Covid’ subito dai sistemi sanitari.

Ebbene, i dati sono in miglioramento in tutte le Regioni, segnando questa settimana un valore medio nazionale di 7,03, contro un valore di 9,67 della scorsa settimana. Da metà novembre abbiamo visto partire la quarta ondata Covid, con un’incidenza settimanale di 99 nuovi casi ogni 100 mila abitanti; a metà dicembre si è assistito a un aumento vertiginoso dei casi, passando a un’incidenza di 180 per 100 mila. Il picco è stato raggiunto a metà gennaio, con 1767 nuovi casi per 100 mila.

Ma se questa è stata l’ondata più impattante per l’elevatissima diffusione del virus causa di Covid-19, grazie ai vaccini, anche senza essere ricorsi al lockdown, l’impatto complessivo sui sistemi sanitari è stato meno oneroso.

Non a caso, ad avere più difficoltà è la Pa di Bolzano, dove la percentuale di vaccinati è significativamente inferiore a quella media nazionale (68,3% contro un valore italiano del 75%). Questo territorio arranca sia sul fronte dell’indicatore di stress targato Altems, che questa settimana segna il dato più elevato in Italia pari a 15,52 (più del doppio del valore medio nazionale, pari a 7,03), sia sul fronte dell’incidenza settimanale (25-31 gennaio; 2.156 casi per 100 mila, quasi il doppio dell’incidenza media nazionale che è pari a 1237 nuovi casi ogni 100 mila abitanti nella settimana 25-31 gennaio).

“L’indice di stress del sistema sanitario elaborato da Altems evidenzia nella settimana (27 gennaio-02 febbraio 2022) un valore medio nazionale pari a 7,03 (con un’incidenza media settimanale pari a 1.519 nuovi casi ogni 100.000 ab. e 47.953.207 persone che hanno completato il ciclo vaccinale), con valori differenti tra le Regioni – afferma Americo Cicchetti, direttore Altems – la regione con il rischio di soglia in zona gialla più elevato è la Pa di Bolzano con un indice di stress pari a 15,52, un’incidenza media settimanale tra 27 gennaio e 2 febbraio pari a 2.638 nuovi casi ogni 100.000 ab. e 396.459 persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Al contrario la Regione con il rischio di soglia in zona gialla più basso è la Sardegna con un indice di stress pari a 2,09, un’incidenza media settimanale pari a 467 nuovi casi ogni 100.000 ab. e 1.307.496 persone che hanno completato il ciclo vaccinale”.

“Anche i nuovi ingressi in Terapia intensiva rallentano – afferma Cicchetti – infatti il valore medio registrato nel contesto italiano è pari a 1,36 per 100.000 ab (la scorsa settimana era a 1,55 per 100.000 abitanti). Le Regioni che hanno evidenziato più ingressi nel setting assistenziale della terapia intensiva durante l’ultima settimana sono la Valle D’Aosta (4,84 per 100.000 ab.), la P.A. di Bolzano (2,44 per 100.000 abitanti) e la Pa di Trento (2,39 per 100.000 abitanti)”.

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