Covid, il costo della corsa ai tamponi

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La corsa ai tamponi scattata prima delle feste di fine 2021, con le farmacie prese d’assalto, ha pesato sulle tasche degli italiani. In piena quarta ondata Covid, l’approccio ‘prudente’ che ha portato molti a mettersi in fila davanti alle farmacie per controllare il proprio stato di positività prima di vedere parenti e amici, ha fatto impennare una spesa che da marzo 2020 è arrivata a oltre 2 miliardi di euro.

A fare i conti è l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale adulta, da cui è emerso che da marzo 2020 ad oggi sono circa 26,8 milioni i maggiorenni che hanno fatto uno o più tamponi a pagamento, con una spesa media pro capite di circa 76 euro.

“Il costo dei tamponi è solo una delle spese che, causa pandemia, hanno iniziato a gravare sulle famiglie italiane”, sottolinea Irene Giani, responsabile polizze vita e salute di Facile.it. “Un aiuto economico in questo senso può arrivare dalle assicurazioni salute; generalmente il tampone non è escluso dalle coperture per esami diagnostici, ma occorre un certificato medico che dichiari che serve per avere conferma della diagnosi di Covid. Se si tratta di un tampone effettuato prima di un viaggio, invece, è bene sapere che alcune polizze ne rimborsano il costo in caso di positività”.

Per quasi 1 italiano su 5 l’importo pagato è stato ben più alto della media; 3,4 milioni di individui hanno speso tra i 100 e i 200 euro, mentre quasi 2 milioni hanno dovuto mettere a budget più di 200 euro. Secondo l’indagine le fasce anagrafiche che in media hanno pagato di più sono i 25-34enni (93 euro) e i 45-54enni (81 euro). Dal punto di vista territoriale, sono i residenti nel Centro Italia ad aver – in media – speso di più per fare tamponi a pagamento (81 euro). Un costo che ha colpito, seppur in modo differente, sia i lavoratori (80 euro) che i disoccupati (60 euro).

Quanto al test, il 51% ha dichiarato di aver fatto un tampone rapido in farmacia o presso altra struttura sanitaria, il 36% un molecolare mentre il 32% un rapido fai da te, per una media di 6 tamponi a testa. E se adesso è più difficile vedere le code davanti alle farmacie, non stupisce che di questi 6 tamponi a testa, ben 4 sono stati fatti negli ultimi tre mesi e, di conseguenza, gran parte dei costi si sono concentrati in questo lasso di tempo: se come detto, in media, gli italiani hanno messo a budget 76 euro per verificare il proprio stato di salute rispetto a Covid-19, 52 euro sono stati spesi solo negli ultimi tre mesi.

Nella maggior parte dei casi ci si è sottoposti a tampone a seguito di un contatto con un soggetto positivo (35,1%), perché non ci si sentiva bene (30,6%) o, anche senza averne obbligo, perché un parente/conoscente aveva avuto un contatto con un positivo (19,6%); 3,6 milioni quelli che lo hanno fatto per poter lavorare.

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