Ucraina, approvvigionamento dei farmaci in Europa

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La guerra in Europa sta impattando sull’approvvigionamento dei farmaci nel Vecchio continente, non solo nelle aree dove si combatte. Ma proprio il conflitto in Ucraina, dopo oltre due anni di pandemia di Covid-19, “mette in risalto la necessità di garantire un migliore accesso dei pazienti ai farmaci e di ripristinare la sicurezza dell’approvvigionamento farmaceutico in Europa, oggi più critico che mai”.

Il monito arriva da Elisabeth Stampa (Ceo di Medichem SA), nuovo presidente di Medicines for Europe, l’associazione che rappresenta le industrie dei medicinali generici, biosimilari e a valore aggiunto d’Europa. Un settore con oltre 400 stabilimenti di produzione, 126 siti di ricerca e sviluppo e 190 mila addetti.

Se la pandemia ha impattato pesantemente sulla disponibilità di dispositivi medici e di farmaci, con carenze e criticità sperimentate in questi anni di Covid, al momento è in primo piano la situazione delle strutture sanitarie ucraine e della mancanza di medicinali per la popolazione costretta a lasciare le proprie case. Proprio per  questo motivo le farmacie italiane, per iniziativa di Federfarma, fin dai primi giorni del conflitto si sono mobilitare per inviare medicinali e kit di soccorso in Ucraina.

Sette medicinali su dieci dispensati in Europa non sono coperti da brevetto: il contributo del nostro settore al sistema sanitario europeo è stato e resta fondamentale – rivendica Stampa – Mentre i sistemi sanitari iniziano a riprendersi dalla pandemia, una nuova crisi minaccia la stabilità e la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali in Europa. Ciò accresce l’urgenza di coordinare l’azione dell’Ue sui medicinali essenziali e sull’accesso alle cure, traducendo le dichiarazioni politiche in una vera riforma politica”.

Sono tre, secondo Stampa, le priorità politiche chiave, che richiedono un’azione urgente dell’Ue nell’anno che dovrebbe vedere la messa a terra della pharma startegy, e che si è rivelato anche l’anno della guerra in Ucraina (e della pandemia):

1) facilitare la produzione sostenibile di principi attivi farmaceutici e medicinali nell’Ue per garantire forniture ai pazienti e ai sistemi sanitari in Europa;

2) garantire la competitività del settore europeo dei medicinali e dei principi attivi fuori brevetto e un sistema di regolamentazione flessibile e digitale che faciliti l’accesso tempestivo per i pazienti;

3) sostenere la trasformazione verde della produzione di settore.

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