Il 7 aprile 2022 si celebra in tutto il mondo la 73^ Giornata mondiale della salute, istituita nel 1950 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che quest’anno la dedica al benessere del pianeta. “L’indicazione è molto importante – sottolinea a Fortune Italia Italo Farnetani, ordinario di Pediatria alla Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche, United Campus of Malta – perché la parola benessere ha un profondo significato legato al concetto e all’interpretazione del significato di salute”.
Un primo passo per comprendere l’evoluzione del concetto di salute “è quello di seguire la parafrasi del lemma salute riportato nei vocabolari delle varie epoche – propone Farnetani –
Nel 1931 per salute si intende: ‘Liberazione da ogni danno e pericolo’ (Il Nuovissimo Melzi- dizionario italiano completo. Milano: Antonio Vallardi Editore; 1931; p. 691). Questa definizione di salute equivale ad assenza di malattia. In questa concezione, la salute è individuata come uno stato inevitabilmente soggettivo: sia dal punto di vista fisiologico che, ancora di più, sotto il profilo psicologico, ogni individuo risente in modo diverso dei fattori di rischio, ovvero degli elementi capaci di causare un danno; quindi alcune condizioni di lavoro potranno risultare più dannose verso un soggetto rispetto ad un altro posto nelle identiche condizioni”.
“Numerosi elementi individuali rendono gli esseri umani analoghi, ma non uguali: esiste cioè una notevole variabilità o suscettibilità individuale, che comporta come conseguenza una differente probabilità di sviluppo di un danno a parità di fattori di rischio”, riflette l’esperto.
Nell’immediato dopoguerra si è verificata una prima evoluzione del concetto, infatti si intende: ‘Integrità. Incolumità’. (A. Albertoni, E. Allodoli.Vocabolario della lingua italiana. Firenze: Felice Le Monnier; 1948; p. 797.) “Come si vede si è già introdotto il concetto della prevenzione che si esprime attraverso la parola incolumità. Lo Zingarelli, vocabolario molto attento all’evoluzione della lingua, nell’ ottava edizione del 1959 definisce la salute come ‘vita, sanità’ (Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Bologna: Zanichelli:; 1959, p.1409). Un bellissimo concetto identificare la salute con la vita“.
Infine “si arriva alla definizione usata attualmente per cui per salute si intende: ‘Condizione di benessere fisico e psichico dovuta a uno stato di perfetta funzionalità dell’organismo’ (G. Devoto, G.C. Oli. Dizionario della lingua italiana, Firenze: Felice Le Monnier; 1990; p. 1860; Nuovissimo vocabolario illustrato della lingua italiana. Milano: Selezione dal Reader’s Digest; 1997; p. 2734 ed edizioni successive). In alcune parafrasi della parola (per esempio il Vocabolario Treccani) viene aggiunto anche ‘armonico equilibrio’. Come si vede nel tempo la concezione del bene “salute” si è evoluta, per giungere alla definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oma) di salute intesa come ‘condizione di benessere fisico, psichico, sociale» della persona’”.
Insomma, la salute è un concetto in evoluzione. “Parlare di benessere del pianeta, riferendosi ai significati appena descritti, ha grandi implicazioni non solo di etica ambientale, ma di bioetica della terra – sottolinea Farnetani – Non si tratterà soltanto di evitare le situazioni di danno ambientale, di rischio per la popolazione o di conservazione dell’esistente. Non si tratta di operare perché non si determini una patologia dell’ambiente, ma perché si deve garantire il benessere dell’intero sistema. Un sistema che, appunto, deve essere messo in condizioni di vivere e in armonia in tutte le componenti presenti”, conclude l’esperto.
