Infezioni, operata da sveglia in gravidanza e salvata insieme al feto

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Una buona notizia dalle Molinette di Torino: qui una donna di 39 anni, in gravidanza, è stata operata da sveglia per una gravissima infezione al torace. Una patologia che la esponeva a seri rischi, insieme al feto. Grazie a questo eccezionale intervento, invece, mamma e nascituro stanno bene.

A ricostruire la vicenda è la struttura sanitaria torinese. La paziente, alla 17.ma settimana, era stata colpita dall’infezione probabilmente a causa di una polmonite trascurata, fanno sapere i sanitari. Arrivata in Pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino, la futura mamma è  stata trasferita nel reparto di Ginecologia, dove è avvenuta la diagnosi di empiema pleurico: una raccolta di pus infetto tra il polmone e la parete del torace, molto resistente alle normali terapie antibiotiche.

L’unica possibilità di cura era un intervento chirurgico, che però poteva mettere in pericolo il nascituro. Grazie alle moderne tecniche chirurgiche ed anestesiologiche presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stato effettuato un intervento con la paziente sveglia (awake surgery), evitando così i rischi per la gravidanza.

Al centro della vicenda un quadro clinico che viene normalmente affrontato con una pulizia chirurgica, per via mini-invasiva nella maggior parte dei casi. Tali interventi chirurgici, tuttavia, devono essere eseguiti in anestesia generale, cosa che richiede l’impiego di potenti farmaci, molto rischiosi da somministrare ad una donna in gravidanza, per il rischio di gravi conseguenze sul feto.

Allo stesso modo, l’empiema pleurico, se non sottoposto al pronto trattamento chirurgico, può portare alla sepsi, ovvero la diffusione dell’infezione in tutto il corpo, un quadro potenzialmente letale.

Una volta stabilizzata la paziente, grazie alla collaborazione tra l’ospedale Mauriziano e la Città della Salute di Torino, questa è stata quindi trasferita presso il reparto di Chirurgia toracica universitaria dell’ospedale Molinette, diretto da Enrico Ruffini.

Qui, in collaborazione con l’Anestesia e Rianimazione universitaria diretta da Luca Brazzi, è stato possibile pianificare ed eseguire l’intervento chirurgico a paziente sveglia, eliminando i rischi per la gravidanza legati all’anestesia generale. La chirurgia toraco-polmonare eseguita in anestesia locale e sedazione, senza anestesia generale e ventilazione meccanica, fa parte dell’expertise del reparto diretto da Ruffini, e consente di sottoporre pazienti ad alto rischio a procedure chirurgiche da cui sarebbero altrimenti esclusi per via dell’elevato rischio anestesiologico.

L’intervento è stato eseguito con successo da Paraskevas Lybéris, Enrico Ruffini, Francesco Guerrera e dall’anestesista Giulio Rosboch. In pratica è stato utilizzato un approccio mini-invasivo, che ha permesso di evitare pericoli per il feto. Le condizioni della paziente “sono subito migliorate e i controlli ecografici hanno confermato le buone condizioni del nascituro”, fanno sapere i sanitari. La paziente è stata trasferita nuovamente presso l’ospedale Mauriziano e proseguirà le cure presso il reparto di Pneumologia.

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