Trapianti, ecco i comuni più generosi d’Italia

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Dal Nord al Sud, con grandi e piccolissimi comuni impegnati in una gara di generosità. E’ una bella Italia quella che viene fuori dalle 26 pagine dell’Indice del dono, il report del Centro nazionale trapianti che mette in fila i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021, all’atto dell’emissione della carta d’identità nelle anagrafi dei 6.845 comuni italiani in cui il servizio è attivo.

Gli esperti hanno realizzato una serie di classifiche, in base alle dimensioni dei comuni ‘censiti’, che in pratica danno conto della generosità degli italiani, ma anche della capacità delle amministrazioni comunali di registrare le dichiarazioni di volontà alla donazione al momento di richiedere o rinnovare la carta d’identità.

Sono 8.157 gli italiani in attesa di trapianto (per uno o più organi) al momento, secondo l’ultimo l’aggiornamento del Centro nazionale trapianti: 690 aspettano un cuore, 1.059 il fegato, 230 il pancreas, 304 un polmone, 5.867 un rene e 7 l’intestino. Una lista della speranza che si scontra con la carenza di organi: l’attesa può ancora durare anni. Tanto che c’è chi non arriverà mai al momento del trapianto. Domenica 24 aprile si celebra la Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, un’occasione per riaccendere l’attenzione su questo gesto e per sottolineare che il programma dei trapianti non si è fermato, nemmeno in pandemia. Nel 2021 sono stati effettuati 3.778 trapianti grazie a 1.725 donatori di organi.

Ma vediamo la classifica delle città più attive d’Italia sul fronte delle donazioni degli organi: è Trento la più generosa tra le grandi città, mentre il comune italiano con il miglior risultato in assoluto è un paesino palermitano di 1.800 abitanti, Geraci Siculo, che in un anno ha letteralmente scalato la classifica grazie a una storia di donazione che ha coinvolto la comunità locale.

L’Indice, diffuso in occasione della 25ma Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica prossima 24 aprile, è espresso in centesimi ed è elaborato tenendo conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.

GRANDI CITTA’: DOPO TRENTO SUL PODIO ANCHE VERONA E LIVORNO
Tra i comuni con più di 100mila abitanti il primato va a Trento, con un punteggio di 70,26/100. Complessivamente nell’ultimo anno sono stati 8.961 le trentine e i trentini maggiorenni che hanno registrato la loro volontà su un’eventuale donazione, e in 7.199 hanno detto sì, l’80,3%, mentre l’astensione si è fermata al 36,7%. L’anno scorso la città era al terzo posto generale. In seconda posizione fra i comuni maggiori c’è Verona (indice 69,11/100) che ha un tasso di consenso più elevato (85,7%) ma anche una percentuale di astensioni maggiore (il 50,1%). A completare il podio Livorno, poi a seguire nella top ten ci sono Ferrara, Cagliari, Sassari (arrivata prima lo scorso anno), Padova, Vicenza, Perugia e Firenze.

A GERACI SICULO L’INDICE PIU’ ALTO D’ITALIA GRAZIE AL DONO DI MARTA
Tra i piccoli comuni spicca Geraci Siculo con un punteggio di 91,84 su 100, il più alto d’Italia, davanti a un altro piccolo comune meridionale, Longano, in provincia di Isernia, e a Cardedu, nel nuorese. Dietro il primato di Geraci c’è la vicenda della piccola Marta Minutella, di 11 anni, scomparsa improvvisamente nel marzo 2021. I genitori della bambina, vittima di una leucemia fulminante, avevano subito chiesto la possibilità di donare gli organi della figlia, ma il prelievo non è stato possibile per via della patologia che ne aveva causato la morte. Nonostante ciò, i signori Minutella hanno voluto comunque firmare simbolicamente il consenso al prelievo. La testimonianza di questa famiglia ha colpito profondamente i concittadini: mentre nel 2020 a Geraci l’opposizione alla donazione sfiorava il 58%, dopo la morte di Marta i contrari sono crollati al 4,6% e l’astensione al 10,7%. Il piccolo Paese delle Madonie è riuscito così a risalire in 12 mesi di quasi 6mila posizioni nella classifica nazionale e a conquistarne la vetta.

NUORO E SAN MARTINO DI CASTROZZA PRIMI FRA I COMUNI DI MEDIE DIMENSIONI
L’Indice incorona altre due “capitali” del dono degli organi. Una è Nuoro, prima tra i comuni medio-grandi (30-100mila abitanti), con un indice di 74,21/100 e un tasso di consenso alla donazione dell’84,1%. L’anno scorso la città sarda era arrivata seconda, posizione occupata quest’anno da Belluno, mentre Como è terza. Subito sotto il podio c’è Cerveteri, in provincia di Roma, e tra le prime dieci seguono Camaiore (LU), Formia (LT), Sesto Fiorentino (FI), Alghero (SS), Pomigliano d’Arco (NA) e Castelfranco Veneto (TV). Tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti), invece, vince per il secondo anno di fila Primiero San Martino di Castrozza, in provincia di Trento, con un indice di 84,42 e un tasso di consenso dell’88,9%. Secondo posto per Guardiagrele (CH), terza Livigno (BZ), e poi in successione Vernio (PO), Boscoreale (NA), Lanusei (NU), Oliena (NU), Corleone (PA), Altopiano della Vigolana (TN) e Leverano (LE).

I redattori dell’Indice sottolineano come il 2021 sia stato un anno davvero positivo per la raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione: i consensi sono saliti al 68,9%, ben tre punti in più rispetto allo scorso anno, con un indice del dono medio di 59,23/100 (rispetto al precedente 52,86): si tratta della percentuale di “sì” più alta mai raccolta in un anno da quando la registrazione avviene nelle anagrafi.

Il calo dei “no” è distribuito in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale, e anche se i risultati migliori vengono raggiunti dalle regioni del Nord, i consensi alla donazione sono in crescita anche nel Meridione. Ad oggi le dichiarazioni di volontà depositate nel Sistema informativo trapianti del Cnt sono 12,7 milioni: 9,2 milioni di sì e 3,5 milioni di no.

LE INIZIATIVE Una campagna social con protagonisti i sindaci dei comuni italiani, dai più grandi ai più piccoli, una settimana di sensibilizzazione sulle reti Rai e uno spot radiofonico: sono le iniziative messe in campo da Centro nazionale trapianti e ministero della Salute in vista della 25ma Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, che si celebra domenica 24 aprile. Quest’anno la campagna nazionale “Donare è una scelta naturale” potrà contare sull’autorevole partnership dell’Anci e sul supporto di Rai per il Sociale, oltre alla costante collaborazione delle associazioni del volontariato di settore. #UnSìInComune è il messaggio proposto ai cittadini per invitarli a dare il consenso alla donazione al momento del rinnovo della carta d’identità, ma ricordando anche che è possibile dire di sì subito online con la Spid attraverso l’Aido, l’Associazione italiana donatori organi.

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