Pfizer
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Dopo mesi di proteste, incontri e trattative, si è arrivati a un’intesa. Si è chiusa così questa mattina, con la firma dell’accordo raggiunto la scorsa settimana, la procedura di licenziamento collettivo per 130 lavoratori dello stabilimento Pfizer di Catania.

La crisi era stata avviata in febbraio dalla Wyeth Lederle, società controllata da Pfizer che gestisce lo stabilimento produttivo etneo. Ora dopo due mesi e mezzo di trattative tra azienda e sindacati, uno sciopero generale e diversi sit-in, grazie anche alla mediazione dell’assessorato regionale del Lavoro, nella sede di Palazzo della Regione è stato sottoscritto un compromesso mirato allo svecchiamento dell’organico per assicurare la continuità occupazionale a 130 unità più giovani che lavorano per l’azienda produttrice del primo vaccini anti-Covid a mRna.

Un’intesa che, adesso, passerà al vaglio dell’assemblea dei dipendenti fissata per giovedì 28 aprile all’interno dello stabilimento catanese. Se verrà accolta, partirà la manifestazione di interesse per l’incentivazione economica all’esodo dei lavoratori prossimi alla pensione e di coloro che sono stati assunti con contratto a tutele crescenti, con l’obiettivo di raggiungere una quota di circa 80 persone che entro novembre lascerebbero volontariamente Pfizer Catania.

A questi vanno aggiunti gli oltre 10 lavoratori che hanno già accettato la proposta di trasferirsi nel sito produttivo di Ascoli Piceno e di alcune unità che, invece, hanno già lasciato l’azienda avendo trovato una diversa occupazione.

Un monitoraggio dell’andamento è stato già programmato per giugno, mentre l’azienda dovrà impegnarsi a collocare in altri reparti i dipendenti che non potranno beneficiare delle agevolazioni proposte. Nel contempo i sindacalisti proveranno a disputare, in un campo diverso, un’altra partita che riguarda il futuro dell’intero stabilimento di Catania. “Abbiamo fatto il possibile per cercare di salvare il salvabile, portando a casa un risultato che quantomeno consente di non perdere risorse giovani – affermano i segretari provinciali Jerry Magno di Filctem Cgil, Giuseppe Coco di Femca Cisl, Alfio Avellino di Uiltec e Carmelo Giuffrida di Ugl Chimici, insieme alle Rsu – Non è sicuramente uno dei migliori accordi di sempre e c’è ben poco da festeggiare quando, comunque, il calo dei livelli occupazionali per il sito della nostra città è evidente. Saremo vigili ed estremamente attenti sull’attuazione di quanto concordato per far sì che nessun lavoratore resti deluso”.

Da parte dei sindacati rimane comunque il rimprovero alle istituzioni nazionali, di cui “continua a sentirsi forte la latitanza”. Resta il problema delle sulle sorti future del sito controllato da Pfizer e degli oltre 500 dipendenti ancora in servizio. “Per questo è inconcepibile che il ministero dello Sviluppo economico continui a voltare le spalle a questi lavoratori non chiedendo conto all’azienda del piano industriale che intende adottare, soprattutto dopo il rocambolesco procedimento appena concluso”.

Dal canto suo l’Azienda esprime la propria soddisfazione per l’esito positivo delle consultazioni, “reso possibile dal costruttivo e trasparente confronto tra tutti gli attori coinvolti”. Consapevole che la strada della concertazione fosse l’unica percorribile per poter gestire e concludere la vertenza nel modo più sostenibile per tutti, Pfizer ha apprezzato “il contributo critico di istituzioni regionali, Confindustria e sindacati in fase di negoziazione”.

Per Pfizer “la priorità è sempre stata quella di essere vicina ai dipendenti, non desistendo dal proseguire il dialogo con le parti interessate anche nei momenti più complessi, al fine di attuare ogni possibile sostegno attraverso il supporto economico, l’agevolazione al ricollocamento e l’opportunità di lavorare nello stabilimento di Ascoli”.

Il sito di Catania, assicurano da Pfizer, “continuerà a produrre medicinali iniettabili sterili e antibiotici per i pazienti di tutto il mondo, potendo contare su interventi già programmati di modernizzazione. Ciò consentirà allo stabilimento di confermare il suo ruolo fondamentale nella rete globale di produzione e fornitura di Pfizer”.

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