Dieta mediterranea, le ‘trappole’ su TikTok

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La dieta mediterranea è sempre più una star della salute. Di quella individuale, perché è il miglior scudo contro le malattie cardio-metaboliche, e di quella del pianeta perché prevede soprattutto alimenti amici dell’ambiente. Tutti dunque si sentono in diritto di parlarne e di profondere consigli su come seguirne i dettami. E in un’epoca contraddistinta dal passa parola via social, un gruppo di ricercatori americani è andato a vedere ‘cosa si dice’ della dieta mediterranea sul social più di tendenza, TikTok.

E i risultati di questa indagine, presentata nei giorni scorsi al congresso internazionale Nutrition 2022, hanno fatto rizzare i capelli in testa agli esperti. Perché su TikTok – hanno scoperto – si parla tanto di ‘dieta mediterranea’ ma con messaggi decisamente non in linea con quelli ‘ortodossi’ e a volte decisamente fuorvianti e poco salutari.

“E’ importante che la gente capisca cosa si intende davvero per dieta mediterranea – afferma la professoressa Margaret Raber, del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense e del Baylor College of Medicine (Usa) – se vogliamo far sì che queste regime alimentare sia incorporato nella routine quotidiana. Quello di cui si siamo accorti nella nostra ricerca è che su TikTok la gente trova contenuti di alta qualità, creati da professioniste della salute ma, accanto a questi, anche una serie di informazioni fuorvianti, conflittuali o troppo vaghe, indicizzate sotto l’hashtag #mediterraneandiet”.

La dieta mediterranea è ricca di alimenti provenienti dal mondo vegetale (frutta, verdura, legumi, cereali integrali) e comprende inoltre anche dosi moderate di pesce, latticini e pollame; protagonista assoluto dei condimenti è l’olio d’oliva. Questa dieta si caratterizza inoltre per il fatto di avere un contenuto ridotto (o ridottissimo) di carboidrati, zuccheri aggiunti e grassi saturi.

Sebbene questo regime alimentare prenda il nome da alcune forme di cucina tradizionale dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, va anche detto che non tutte le tradizioni culinarie di questa regione sono in linea con i dettami della dieta mediterranea, cioè con quello che gli scienziati intendono sotto questo nome, a prescindere dalla sua denominazione geografica. Per gli esperti questo è molto chiaro, per il pubblico un po’ meno. E dunque, fare confusione su cosa si intenda davvero per dieta mediterranea non è poi così difficile.

Per cercare di comprendere come questo ‘equivoco’ prenda forma sui social, i ricercatori americani, nel mese di agosto 2021, sono andati a visionare i primi 200 video che comparivano su TikTok, digitando #mediterraneandiet; il 78% dei post era abbastanza politically correct, ma solo meno del 9% definiva correttamente i principi di questa dieta, mentre un post su 5 si focalizzava solo sugli aspetti cultural-gastronomici dei Paesi mediterranei, senza badare affatto a istanze salutiste.

Quello che ha fatto suonare il campanello d’allarme degli esperti è che quasi il 70% di questi post ‘culturali’ finiva per promuovere cibi, che nulla avevano a che fare quelli salutari previsti dalla dieta mediterranea; insomma un ‘festival’ della dieta mediterranea al contrario, con abbondanza di carni rosse, carboidrati raffinati, dolci di tutti i tipi e alimenti processati. Perché il kebab d’agnello e il pane ‘pita’ saranno pure alimenti tradizionali di alcuni Paesi del bacino Mediterraneo, ma nulla hanno a che vedere con i dettami della dieta mediterranea ‘doc’.

Solo metà di questi post indicavano infine dei credits scientificamente validi, cosa che rende ancor più difficile ad un utente medio di TikTok capire se si trova di fronte ad un consiglio di salute ‘doc’ o ad una potenziale ‘bufala’. Gli autori dello studio suggeriscono dunque al popolo di TikTok di continuare pure a scandagliare la rete alla ricerca di consigli dietetici, ma di verificarli poi sempre col proprio medico.

E, di converso, il consiglio per medici e dietologi ‘certificati’ è quello di popolare sempre più i social con messaggi scientificamente validi, perché è lì che la gente va in cerca di informazioni. È arrivato il momento di disegnare nuove strategie di comunicazione per quanto riguarda l’argomento ‘dieta’, che facciano informazione corretta e aiutino allo stesso tempo a combattere bufale e disinformazione.

“Dobbiamo avere un occhio attento all’informazione che circola sui social – conclude la Raber – soprattutto se potenzialmente in grado di influenzare la salute e il benessere degli individui. E dal canto nostro, dobbiamo fornire alla gente gli strumenti per aiutarla a trovare informazioni di qualità”. E a navigare in acque sicure, quando si tratta di argomenti inerenti alla salute.

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