Dall’asma si può guarire? L’iniziativa per fare chiarezza

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Protagonista di film e serie tv, l’asma è una malattia abbastanza nota fra gli italiani, ma restano ancora delle zone d’ombra. Il 40% delle persone afferma che si può guarire, e il 38% non considera chi soffre d’asma più esposto alle infezioni virali. Buona invece la conoscenza sulla possibilità di fare attività sportive, sul ruolo dell’aerosolterapia sull’importanza di fare controlli costanti nel tempo.

E’ quanto emerge da una delle iniziative lanciate dalle pagine social di “Un Respiro di Salute”: un elenco di vero o falso relativi all’asma, ai quali hanno risposto oltre 1.600 persone, e un sondaggio per comprendere quanto è approfondita la conoscenza di questa patologia (che ha raccolto 348 risposte).

Giunta alla quarta edizione la campagna educazionale “Un Respiro di Salute”, realizzata da FederAsma e Allergie ODV, in collaborazione con Iar (Accademia Italiana di Rinologia), Siaip (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica), Simri (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) e resa possibile grazie al contributo non condizionato di Chiesi Italia, filiale italiana del Gruppo Chiesi, ha interrogato la community dei social per sondare quanto approfondita è la conoscenza sull’asma.

Ma cosa sanno (o pensano di sapere) gli italiani sull’asma? Sebbene i dati raccolti traccino solo una fotografia generale e non abbiano una valenza scientifica, evidenziano la necessità di lavorare sull’informazione ai pazienti e alla popolazione relativamente ad aspetti importanti.

“Ciò che ci restituiscono questi due canali di ascolto sono una conferma – dichiara Gian Luigi Marseglia, presidente della Conferenza Permanente delle Scuole di Pediatria, presidente della Siaip e direttore Clinica Pediatrica Università di Pavia- Fondazione Irccs Policlinico San Matteo – Da un lato assistiamo ad una consapevolezza sempre più ampia su cosa significhi avere una patologia cronica, dall’altro ci sono ancora “false credenze” rispetto a questa patologia. L’asma è una patologia cronica e dalla diagnosi è necessario accompagnare il paziente attraverso una terapia mirata e continuativa nel tempo”.

“Nel corso della vita – continua lo specialista – possono esserci dei periodi in cui non si hanno sintomi, questo non significa che si è guariti, ma che l’infiammazione è sotto controllo o non particolarmente sollecitata. Questo aspetto è importante, perché sottovalutare la malattia può esporre il paziente a situazioni a rischio. Altro aspetto da sottolineare è che se il nostro apparato respiratorio è già indebolito dall’asma, è più facile che sia sensibile alle infezioni virali. Per questo motivo è fondamentale proteggere a 360° il paziente anche attraverso, ad esempio, la vaccinazione influenzale”.

Un altro dato su cui è utile fare una riflessione riguarda la percezione che il sovrappeso e l’obesità non rappresentino per il 38% un fattore di rischio per l’asma.

“Uno stile di vita che tenga conto di una dieta equilibrata e di una costante attività fisica rappresenta un aiuto fondamentale per i pazienti con asma”, chiarisce Giorgio Piacentini, ordinario di Pediatria dell’Università di Verona. “Obesità e sovrappeso non sono nemici solo delle patologie respiratorie, ma di molte altre malattie, è quindi importante creare conoscenza e fare informazione sul ruolo negativo giocato da questi che si possono definire a tutti gli effetti fattori di rischio anche per l’asma. Vale per tutti, ma soprattutto per i bambini, una popolazione per la quale la problematica del peso, dovuta anche ad una sedentarietà più diffusa rispetto al passato, sta aumentando in modo significativo”.

Se per alcuni aspetti è necessario rafforzare l’attività di sensibilizzazione, su altri temi la consapevolezza è maggiore e ben consolidata. I dati legati del sondaggio confermano una conoscenza dei sintomi (93%), dell’importanza della terapia eseguita in modo continuativo (78%) anche se un 20% la indica da fare al bisogno, degli esami diagnostici (90%) e del ruolo dell’attività sportiva (93%). Le risposte ai “Vero o Falso” riportano una buona conoscenza invece sul ruolo dell’aerosolterapia come cura efficace per diverse patologie respiratorie (88%) e sull’importanza di effettuare visite di controllo dallo specialista costantemente 95%.

“La campagna educazionale sull’aerosolterapia testimonia quanto mantenere alta l’attenzione su tematiche legate alle patologie respiratorie come l’asma, contribuisca sul lungo periodo ad alimentare comportamenti virtuosi a beneficio dei pazienti”, sottolinea Alessandra Peres, presidente di FederAsma e Allergie ODV. “Rilevare che ancora persistono delle convinzioni non corrette sulla patologia non ci sorprende, perché spesso le informazioni a cui possono accedere le persone non sono corrette e possono alimentare false credenze, per questo Federasma e Allergie ODV, attraverso le sue attività, si impegna a divulgare messaggi corretti che tutelino la salute dei pazienti e la campagna Un Respiro di Salute va in questa direzione”.

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