Non bastava l’ondata estiva. L’ultimo allarme sulle varianti di Covid-19 è legato a ‘Centaurus’. Un nome mitologico che sta a indicare una sottovariante di Omicron: la Ba.2.75. Individuata per la prima volta in India a inizio maggio, da allora ha raggiunto una decina di Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Germania e Canada. Si tratta di una nuova mutazione che, secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), occorre monitorare. E che, secondo il ‘cacciatore di varianti’ Massimo Ciccozzi, imita la strategia adottata da Diabolik per sfuggire alla polizia (grazie a maschere di gomma che riproducevano fedelmente i volti delle sue vittime).
Il timore dei virologi britannici è che questa sottovariante – ‘figlia’ di Omicron 2 – possa essere più contagiosa di Omicron 5, protagonista dell’ondata estiva in tutta Europa. Ma sarà davvero così? Fortune Italia lo ha chiesto a Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.
“Abbiamo già qualche elemento su Centaurus, ma si tratta di dati molto preliminari. Gli elementi che abbiamo però ci permettono di capire che questa sottovariante non è più contagiosa di Omicron 5. Intanto iniziamo con dire che si tratta di una sottovariante di Omicron 2; dalle mie analisi sembra che la contagiosità sia uguale o forse leggermente inferiore rispetto a quella della ‘mamma’”, dice Ciccozzi. Protagonista dell’ultima ondata invernale, Omicron 2 è meno contagiosa di Omicron 5.
Ma i ricercatori inglesi si dicono lo stesso preoccupati dal numero di combinazioni di mutazioni della sottovariante. Allora come stanno le cose: Centaurus potrebbe surclassare BA.5? “Attenzione, i colleghi britannici parlano di focolai di infezione, non di diffusione – precisa Ciccozzi – Non hanno dati di prevalenza che possano dirci che la sottovariante di Omicron 2 sia più diffusibile di Omicron 5″.
Insomma, per Ciccozzi “con tutta probabilità Centaurus ha la stessa contagiosità della variante Omicron 2. L’unica particolarità è che ha due mutazioni di differenza, una strategia usata dal virus per sfuggire agli anticorpi. In che modo? Cambiando aspetto, un po’ come Diabolik che cambiava maschera – e volto – per non farsi prendere dall’ispettore Ginko”.
