Covid in Italia, scendono incidenza Rt e ricoveri

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Mentre nuovi e vecchi virus (anche di fantasia, come quello ‘inventato’ a Gallipoli) tengono desta l’attenzione dell’Italia in questo caldo agosto, i dati principali della Cabina di regia Covid ‘fotografano’ una pandemia in netta ritirata.

Secondo il report appena diffuso dall’Istituto superiore di sanità, infatti, scende bruscamente l‘incidenza settimanale di Covid-19, ed è in lieve calo anche l’indice di contagiosità Rt. Mentre anche i nuovi contagi quotidiani risultano in discesa: all’11 agosto erano 28.433 (con 130 morti). Non sono pochi, comunque, gli italiani costretti a rinunciare alle ferie per colpa di Sars-Cov-2.

Intanto aumentano nel mondo i contagi di vaiolo delle scimmie e crescono le infezioni da West Nile virus in Italia, mentre a Londra la presenza del virus della polio nelle acque reflue ha spinto le autorità a programmare un richiamo vaccinale per un milione di bambini da uno a nove anni. Insomma, nonché solo Covid-19 a insidiare la salute della popolazione.

Ma la buona notizia è che il virus pandemico ha decisamente rallentato la sua corsa: i ricoveri sono scesi del 20% nell’ultima settimana, secondo il report degli ospedali sentinella Fiaso (Federazione aziende sanitarie e ospedaliere). E anche le terapie intensive fanno segnare un -22% rispetto alla settimana precedente. In calo del 27%, inoltre, i ricoveri Covid pediatrici negli ospedali aderenti al network sentinella di Fiaso, dove nessun bimbo è in terapia intensiva.

Sono sempre meno quelli che Fiaso definisce i pazienti con Covid, il cui ricovero è stato determinato da altre patologie ma che sono risultati positivi al tampone. Mentre oltre l’80% dei soggetti vaccinati presenti in area medica ha una età media di 76 anni e non si è sottoposto alla quarta dose.

Ma vediamo nei dettagli il report settimanale diffuso dall’Iss: l’incidenza è di 365 positivi ogni 100.000 abitanti (05-11 agosto) contro 533 ogni 100.000 abitanti nella settimana precedente.

Nel periodo 20 luglio – 2 agosto l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,81 (range 0,78-0,85), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 0,82. In calo anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0.76 (0,73-0,79) al 02 agosto contro Rt=0.82 (0,80-0,84) al 26 luglio. Si tratta in entrambi i casi di valori al di sotto della soglia epidemica.

Bene anche i dati degli ospedali, dove si svuotano le rianimazioni: il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 3,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 11 agosto) contro 3,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 04 agosto). Mentre nelle aree mediche a livello nazionale si scende al 13,0% (11 agosto) dal 15,2% (4 agosto).

Insomma, Omicron 5 è in decisa frenata, anche se ‘viaggia’ ancora a ritmi di quasi 30mila contagi al giorno, e i dati dei decessi non smettono di suscitare interrogativi sulla nostra capacità di contrastare efficacemente la malattia nei soggetti più fragili.

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