Sanità, la mobilitazione dei medici Anaao

Anaao
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Camici bianchi in prima linea in difesa della professione, che in Italia si trova a fare i conti con una Great resignation da brividi: quasi 21mila specialisti in meno in 3 anni.

Nell’estate del caos pronto soccorso i medici avevano annunciato l’intenzione di intervenire e ora passano all’azione. Parte oggi infatti la mobilitazione dei medici e dirigenti sanitari Anaao Assomed, che “intendiamo estendere a tutte le colleghe e colleghi che insieme a noi vogliono difendere i principi della Costituzione e il valore del lavoro che quotidianamente svolgiamo a tutela della salute dei cittadini”, spiegano dal sindacato, che per l’occasione ha ideato una t-shirt ad hoc.

“È una grande responsabilità quella che ci assumiamo di fronte ad un Governo dimissionario e alla vigilia di un importante appuntamento elettorale – sottolinea Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed – ma non possiamo rimanere inerti mentre la sanità pubblica è sull’orlo del baratro nella totale indifferenza della politica”.

“Assistiamo da un mese – prosegue Di Silverio – a una campagna elettorale disarmante per la povertà di ragionamenti e di proposte, realizzabili e concrete, in tema di diritto alla salute dei cittadini e in difesa dei professionisti che ne garantiscono l’esigibilità. Siamo travolti ogni giorno da decine e decine di post e di slogan, in assenza di proposte e soluzioni frutto di una visione complessiva dei problemi della sanità pubblica. Che, nel frattempo, muore, insieme con il suo capitale umano, medici, dirigenti sanitari, infermieri, ogni giorno più stanchi, demotivati e in fuga dagli ospedali”.

La risposta dei medici Anaao non sarà quella di incrociare le braccia, ma piuttosto di farsi vedere. “La nostra mobilitazione, per il momento, segnerà la presenza della categoria nelle corsie degli ospedali e in tutti i luoghi di lavoro. Inviteremo i colleghi a indossare una t-shirt a rivendicazione dei diritti del loro lavoro e di quelli dei cittadini, saldamente legati al rispetto dell’articolo 32 della Costituzione”, spiega Di Silverio.

“Ci faremo promotori di assemblee negli ospedali di tutt’Italia e di altre iniziative itineranti per sensibilizzare la politica a promuovere scelte utili alla difesa della sanità pubblica che l’Anaao Assomed indica in almeno 5 priorità: investimenti economici sul Fondo Sanitario Nazionale dedicati alle risorse umane; defiscalizzazione del lavoro accessorio, e per la riduzione delle liste di attesa, a fronte di una pressione fiscale al 45%; depenalizzazione dell’atto medico; riforma del sistema emergenza-urgenza; riforma della formazione post laurea nel segno di un contratto di formazione-lavoro”.

Cinque punti chiave, per Anaao. “Misureremo il nuovo Governo sull’assunzione di questi 5 punti come priorità della propria agenda – avverte Di Silverio – e non accetteremo promesse destinate a cadere nel vuoto. Pronti a passare, insieme con le altre Organizzazioni sindacali, allo stato di agitazione, punto di partenza di ulteriori iniziative. La sanità pubblica non ha più tempo e noi medici e dirigenti sanitari ne abbiamo concesso fin troppo”, chiosa.

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