Dieci verità sui piatti di Natale

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TOP TEN HEALTH – Dalle vette alpine fino al mare, l’Italia si prepara con i piatti della tradizione. Ecco le caratteristiche nutrizionali di dieci cibi tipici. La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023.

Dall’antipasto al dolce, ogni regione ha le sue ricette. Ma ovunque occorre fare attenzione a non esagerare, a partire dal sale che tende a far trattenere liquidi.

Contromisura? Impiego di spezie come timo, maggiorana, basilico e rosmarino. Occorre bere molto: l’acqua è un validissimo sistema per ‘ripulire’ il corpo dai liquidi di troppo.

Occhio invece a creme e sughi eccessivamente elaborati: fanno piacere al palato, ma rischiano di diventare una zavorra per il fisico. Un grammo di lipidi, cioè di grassi, fornisce nove calorie, più o meno il doppio di una pari quantità di zuccheri e proteine.

Detto poi che il Natale si festeggia solo a pranzo o cena e non va avanti a tavola per giorni, conoscere pregi e difetti dei vari alimenti può essere d’aiuto. Ecco le caratteristiche nutrizionali di dieci cibi tipici.

  1. Panettone: fatte salve le variazioni di ingredienti e grassi, offre poco più di 300 calorie l’etto. Contiene soprattutto zuccheri e carboidrati, ma attenzione a proteine e grassi in arrivo dalle uova e non solo.
  2. Panforte: il dolce senese si basa su mandorle e olio di nocciole. Ci sono quindi i grassi e sale il conto calorico, con circa 400 calorie per 100 grammi. Occhio a non esagerare, quindi, per prevenire l’aumento di peso.
  3. Zampone: contiene più o meno un terzo di carni suine magre, un terzo di cotenna depilata e un terzo di grassi di maiale. Totale, circa 400 calorie per 100 grammi con una digestione che magari non è propriamente rapida.

    Credit Image: © Hillary Levin/MCT/ZUMAPRESS.com
  4. Anguilla: pesce di acqua dolce (capitone quando supera i 50 centimetri di lunghezza), non certo magro (oltre il 20% di grassi). Quindi attenzione a non esagerare, anche per non rallentare troppo la digestione.
  5. Noci e frutti a guscio: le noci contengono 662 calorie per etto di frutto che viene mangiato. Sono ricche di grassi buoni ma occhio a non eccedere, così come con le mandorle, peraltro leggermente meno caloriche.
  6. Datteri: grazie alla loro ricchezza in zucchero, sono anche abbastanza calorici (in media più di 250 calorie l’etto). Ricordate che conviene masticare con cura questi frutti e che bisogna lavare subito i denti dopo il consumo.
  7. Cappone: non pensate che sia sovrapponibile al pollo in termini di calorie. Si tratta di un pollo maschio castrato in età giovanile; proprio per la sua ‘alterazione’ ormonale, presenta maggiori quantità di grasso.
  8. Tacchino: non è molto calorico e contiene aminoacidi che il  corpo non è in grado di produrre da solo e deve quindi ‘trarre’ dagli alimenti. Ma attenzione al ‘sughetto’ e alle pelli, dove si concentrano i grassi di condimento.
  9. Salmone: contiene acidi grassi omega 3, ad azione protettiva per i vasi sanguigni. Ma non dimenticate che l’animale giovane ha meno grassi e proteine, che aumentano col tempo e dopo la conservazione.
  10. Pesci e alghe: aiutano a mantenere fluida la membrana della cellula e hanno un’azione di contrasto ai radicali liberi oltre a favorire un valido introito di omega-3 con attività protettiva per l’organismo.

 

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

 

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