Sanità, tra aggressioni e carenze puntare sul capitale umano

sanità i presidenti delle federazioni
Aboca banner articolo

“Il capitale umano è la leva principale dei servizi sanitari e il lavoro dei professionisti sanitari e socio-sanitari è essenziale per la piena tutela del diritto fondamentale alla salute, sancito dalla nostra Costituzione”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione della celebrazione della terza Giornata nazionale del Personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale, del volontariato (nella foto i presidenti delle 11 Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sociosanitarie alla Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socio assistenziale e del volontariato 2023).

Nella data simbolica del 20 febbraio, che ricorda il giorno in cui a Codogno venne scoperto il ‘paziente uno’ della pandemia italiana, la presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni infermieristiche (Fnopi) Barbara Mangiacavalli, designata in rappresentanza delle Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni sanitarie e socio-sanitarie (che contano complessivamente circa oltre 1,5 milioni di professionisti), ha voluto sottolineare la parola ‘insieme’.

“Sostenere, nella sua interezza e complessità, il nostro sistema salute, e garantire il nostro Servizio sanitario nazionale è possibile solo con un impegno costante, competente, multidisciplinare e sinergico”. Solo in questo modo, ha detto Mangiacavalli, “si garantisce il diritto alla salute: diritto fondamentale che appartiene all’individuo e alla comunità”.

Gli ideali e i principi richiamati durante la cerimonia di celebrazione sono alti e vanno a pescare in quelle universalità, equità e uguaglianza che la Carta costituzionale denota come caratteristiche fondanti del diritto alla salute. Principi che, ha tenuto a ricordare Mangiacavalli, sono “nei Codici deontologici, ai quali noi professionisti ci atteniamo”.

Nella Giornata è stato ribadito l’impegno e la dedizione degli operatori della sanità, talvolta non riconosciuti né dai pazienti né dalle istituzioni. Come dimostrano, tra l’altro i numerosissimi casi di violenza ai danni del personale del Ssn. I dati Inail hanno registrato tra il 2016 e il 2020 circa 12 mila infortuni sul lavoro per queste figure professionali, tra violenze, minacce e aggressioni. Ben 2.500 all’anno.

Condizioni di lavoro che spesso, complice anche una retribuzione non corrispondente all’impegno richiesto e a turni di lavoro che non lasciano spazio alla vita privata, hanno portato al burnout più volte denunciato dai rappresentanti delle diverse sigle sindacali. Ma anche alla scelta, per cui sta optando un numero sempre maggiore di medici, di abbandonare la sanità pubblica per dirigersi verso le cooperative private. Dove prestare la propria opera professionale consente di guadagnare di più, ma soprattutto di trovare un migliore bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata.

È il tema dei cosiddetti ‘medici a gettone’, su cui il ministro Schillaci si è espresso più volte dall’inizio del suo mandato, annunciando provvedimenti. Il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa si è spinto oltre il tema dei controlli, aprendo il dialogo alle istanze che le diverse federazioni di medici e infermieri stanno rivolgendo alle istituzioni ormai da tanti mesi.

“Riconoscere i meriti e l’importanza degli operatori sanitari e sociosanitari vuol dire attivarsi per valorizzare al meglio la loro professionalità, dando risposte concrete a tutte le urgenze oggi più che mai attuali. E questa è una mia priorità”, ha dichiarato Schillaci. Che rispetto a organico, nodo delle retribuzioni e sicurezza degli operatori della sanità, ha sottolineato: “La carenza di personale rappresenta, da anni, un’emergenza nazionale e sono convinto che dobbiamo affrontarla restituendo attrattività al Servizio sanitario nazionale, che è uno dei migliori al mondo. Ho assunto l’impegno, in questo mandato, di procedere a una rivalutazione del trattamento economico di chi ogni giorno è impegnato nel Servizio sanitario pubblico. Un primo segnale è stato dato con l’inserimento, in legge di bilancio 2023, della norma che incrementa l’indennità al personale operante presso i servizi di pronto soccorso. Parallelamente è necessario agire sui vincoli di spesa per il personale, al fine di permettere alle Regioni di potenziare gli organici e rafforzare i servizi sanitari regionali. Considero indifferibile mettere in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare l’incolumità del personale sanitario e sociosanitario”.

Un plauso all’intervento del ministro è arrivato dal presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovani Migliore. Sottolineando la centralità dei professionisti, vero cuore ed essenza dell’Ssn, ha puntualizzato: “È fondamentale investire su di loro. Condivido quanto detto dal ministro, in particolare sulla questione del trattamento economico. Fiaso chiede da tempo di superare gli attuali limiti di spesa per il personale della sanità, fermi al 2004 e diventati anacronistici, per ridisegnare in modo adeguato i livelli necessari di capitale umano ma anche per rendere più attrattive le aziende sanitarie pubbliche attraverso il miglioramento del salario e delle condizioni di benessere dei lavoratori”.

Temi, quelli evidenziati nell’intervento del ministro della Salute, che hanno trovato sponda anche nelle parole del presidente Fnomceo Filippo Anelli. Scevro da retoriche, Anelli ha voluto sottolineare in primis l’ombra delle violenze su colleghi medici impegnati in prima linea negli ospedali, auspicando “l’impegno di tutti per rendere sempre minori questi episodi”.

Ma il presidente Fnomceo ha ribadito anche la necessità di “un cambio di paradigma” nell’inquadrare le professioni sanitarie. “Va bene agire sui finanziamenti – ha detto il Anelli – ma occorre che si punti davvero sui professionisti della salute, che sono i veri costituenti del Ssn. E lo si può realizzare, facendo sì che il la Sanità pubblica possa contare su un adeguato numero” di medici, infermieri e operatori sociosanitari.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.