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Salute, il presidente dei medici chiede una riflessione sul Mef

Filippo Anelli Fortune
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In tempo di crisi della sanità, lo slogan della Giornata mondiale della salute sembra più un desiderio che un obiettivo da raggiungere. Il Servizio sanitario più bello del mondo, dopo anni di pandemia, scricchiola. Medici e infermieri sono in crisi, tanto che si parla di grande fuga dalla sanità pubblica.

In questa situazione da allarme rosso è arrivato il momento di investire sugli operatori del settore, sottolinea il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che proprio nella Giornata mondiale della Salute invita il Governo di Giorgia Meloni ad aprire una riflessione sul Mef. 

“Dobbiamo lavorare per conservare e sostenere il nostro Servizio sanitario nazionale, partendo dal capitale umano: dai professionisti, dalle donne e dagli uomini che ne costituiscono il tessuto connettivo – sottolinea Anelli – Oggi il Fondo sanitario nazionale, nonostante gli aumenti voluti anche dal ministro Schillaci, non riesce ancora a soddisfare pienamente le spese delle Regioni, e non ci sono risorse per i professionisti”.

“Anche il Pnrr riguarda quasi esclusivamente le strutture” e non gli operatori. “Proponiamo di aprire una riflessione sul Mes per trovare risorse che rendano più attrattivo il Servizio sanitario nazionale per i professionisti, e che, sul territorio, rafforzino le cure primarie con tutte quelle figure e competenze professionali ora quasi assenti”, spiega Anelli.

Il tema della 75ma Giornata, ‘Salute per tutti’, “è anche l’espressione dei principi del nostro Servizio sanitario nazionale, nato per garantire a tutti gli individui che si trovano sul nostro territorio il diritto fondamentale alla tutela della salute, in maniera equa, uguale e universalistica”, sottolinea Anelli.

Un diritto che resterebbe sulla carta, se non ci fossero gli operatori. “Un grazie, dunque, ai nostri medici – continua Anelli – ai nostri professionisti, che ogni giorno animano il Servizio sanitario nazionale, garantendo tale diritto. Un grazie anche al ministro della Salute Orazio Schillaci che, proprio oggi, ha ricordato che, senza di loro, senza la loro competenza e abnegazione, non può esserci salute”.

Il presidente dei medici italiani condivide, dunque, il monito dell’Oms a investire sui professionisti e su sistemi sanitari pubblici, di qualità e incentrati sulla persona. ”

“Se la salute deve essere per tutti dobbiamo appianare le disuguaglianze: non solo quelle che ancora persistono all’interno del nostro Paese, tra Nord e Sud, tra Regione e Regione, tra Asl e Asl, ma anche a livello globale. Occorrono politiche di salute e di prevenzione su scala mondiale, per colmare le differenze e prevenire nuove pandemie. La solidarietà fa bene non solo a chi la riceve ma anche a chi la mette in atto”, conclude Anelli.

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