Verranno arruolati a maggio i primi pazienti coinvolti in una nuova sperimentazione contro il tumore al pancreas. L’idea, che sfrutta alcuni farmaci già noti fra cui un anti-colesterolo, nasce da uno studio sul pancreas condotto all’Istituto Pascale di Napoli dall’Unità di Farmacologia Sperimentale, coordinata da Elena Di Gennaro.
La strategia innovativa
La combinazione di un farmaco solitamente usato per abbassare il colesterolo e un antiepilettico potenzierebbero l’effetto della chemioterapia in pazienti affetti da adenocarcinoma metastatico del pancreas, modificando la biologia del tumore. Di Gennaro, insieme con le ricercatrici Federica Iannelli, Serena Roca, Francesca Bruzzese e Alessandra Leone, il prossimo mese arruoleranno i primi pazienti, fanno sapere dal Pascale.
Lo studio Vespa
Lo studio clinico si chiama Vesoa è coordinato dal direttore scientifico dell’Istituto dei tumori di Napoli, Alfredo Budillon e dal direttore dell’Unità di Oncologia Clinica e Sperimentale per i tumori addominali, Antonio Avallone. E’ stato finanziato dal progetto europeo REMEDI4all, che vede il Pascale partner con altri 23 Istituzioni con l’obiettivo di costruire una struttura permanente in Europa sul “riposizionamento” dei farmaci, l’utilizzo cioè di medicinali già approvati e o utilizzati nell’uomo per scopi diversi rispetto alla loro indicazione originaria.
E’ il caso dell’acido valproico e della simvastatina, una strategia sperimentata per molte malattie, con il vantaggio di poter risparmiare costi e tempi nello sviluppo del farmaco.
“Lo studio Vespa – spiega Alfredo Budillon – è stato concepito fin dall’inizio come “centrato sui pazienti” ed è stato disegnato e sviluppato in collaborazione con una delle principali organizzazioni europee di pazienti oncologici, la “Cancer Patient Europe” che avrà infatti un suo rappresentante nel comitato di direzione dello studio: la direttrice dell’organizzazione basata a Bruxelles, Antonella Cardone, affiancherà me, Antonio Avallone e la statistica Diana Giannarelli del Policlinico Gemelli”.
Il trial clinico ha ricevuto anche un finanziamento dal ministero della Salute nell’ambito della Ricerca Finalizzata e si avvale di tre partner italiani principali: l’Istituto San Raffaele di Milano con l’Unità diretta da Michele Reni, l’Università di Verona con l’Unità di Oncologia diretta da Michele Milella e il Policlinico Gemelli di Roma con l’Unità di Oncologia diretta da Gianpaolo Tortora. Si tratta di grandi nomi impegnati da anni nella ricerca contro il tumore al pancreas.
La sperimentazione coinvolge un importante partner spagnolo, l’Istituto Raymon Y Cajal, la principale Istituzione di Ricerca Clinica di Madrid con il suo direttore scientifico Maria Laura Garcia Bermejo e la dottoressa Mercedes Rodriguez Garrote.
C’è molta attesa su questo studio, mirato a contrastare una delle neoplasie più insidiose. “Complimenti al nostro direttore scientifico – dice il direttore generale del polo oncologico partenopeo, Attilio Bianchi – per l’approvazione di un progetto di tale portata. Guardare il mondo con gli occhi del paziente è la dimensione con cui sempre più dobbiamo essere capaci di confrontarci”.
