Un fiume di denaro ha viaggiato da Sud a Nord, insieme a decine di migliaia di pazienti in cerca di cure. Tra il 2012 e il 2021 ben 13 tra Regioni e Pa hanno presentato un saldo negativo per quanto riguarda la mobilità sanitaria, con 14,9 miliardi di euro fluiti dalle Regioni del Centro-Sud nelle casse dei territori meta dei ‘viaggi della speranza’ (dati Corte dei conti).
Un ‘tesoretto’ di quasi 10 mln di euro se contiamo solo Campania ( 2,93 mld), Puglia (1,84 mld), Basilicata (351 mln), Calabria (2,7 mld) e Sicilia (poco meno di 2 mld). Aree nelle quali, almeno in alcuni casi, non mancano strutture sanitarie di eccellenza, ma dove la proporzione fra chi parte e chi arriva è ancora squilibrata.
In questo quadro c’è una Regione del Sud che – come vedremo nella nuova puntata dedicata da Fortune Italia alla mobilità sanitaria – fa eccezione: il Molise, meta di pazienti in cerca di cure. La Regione vanta infatti un saldo positivo di 271 mln di euro.
A spiegare il caso Molise sono i dati che ci ha fornito l’Irccs Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, una delle eccellenze italiane nella ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso.
Nella struttura solo nel 2021, su un totale di 9.199 ricoverati nei diversi reparti, 7.872 provenivano da altre Regioni (l’85,6%). Un trend aumentato nel 2022, quando i ricoveri sono stati 7.624, di cui 6.588 da fuori Molise (86,4%).
Quanto alle prestazioni ambulatoriali, al Neuromed si rivolgono ogni anno circa mezzo milione di pazienti, per oltre il 65% dei casi da fuori Regioni. Sul fronte della ricerca, è celebre lo studio Moli-sani. Partito nel marzo 2005, ha coinvolto circa 25.000 cittadini – questa volta residenti in Molise – per indagare sui fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Uno studio che ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico.
