Inizia a piegarsi in modo più deciso la curva dell’influenza in Italia. Ma i numeri sono ancora importanti: nell’ultima settimana di aprile i casi stimati dai medici sentinella Influnet sono stati circa 204.000 (contro circa 20mila di Sars-Cov-2), per un totale di poco meno di 14 milioni di italiani colpiti dall’inizio della sorveglianza (per la precisione 13.963.000). Praticamente il doppio rispetto a una stagione media degli anni passati.
L’abbiamo chiamata non a caso l’influenza dei record: ebbene, il mix di virus che ha causato questi malanni è favorito dall’altalena delle temperature. Vediamo cosa ci dice l’ultimo rapporto diffuso dall’Istituto superiore di sanità.
La curva
Febbre, mal di gola, tosse e dolore alle ossa: a fine aprile la curva dell’influenza in Italia si avvicina alla soglia basale con un livello pari a 3,5 casi per mille assistiti (erano 4,1 nella settimana precedente). L’incidenza è in “lieve diminuzione in tutte le fasce di età e nei bambini sotto i cinque anni, è pari a 11,6 casi per mille assistiti, contro i 12,2 nella settimana precedente”.
Virus dei bambini
Quest’anno i piccoli di 0-4 anni sono stati davvero bersagliati dall’influenza, e ora in molti si trovano a fare i conti con lo streptococco.
L’incidenza dei virus simil-influenzali si riduce con l’età: a 5-14 anni siamo a 4,86 casi su mille, nella fascia 15-64 anni a 3,08 e tra gli over 65 anni a 1,75 casi per mille assistiti.
Le aree del Paese più colpite
In Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo Sicilia e Sardegna l’incidenza dell’influenza è ancora sopra soglia, mentre nelle restanti regioni la situazione è rientrata. L’aumento progressivo delle temperature segnerà la fine della stagione influenzale.
Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso le raccomandazioni per la composizione virale dei vaccini antinfluenzali per la stagione 2023-2024 nell’emisfero settentrionale. Un aggiornamento necessario per garantire l’efficacia dei vaccini contro i virus che circoleranno anche in Italia.
