Covid in Italia, oltre 60mila contagi e colpisce il dato delle morti

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Che Natale sarà? Le folle nei negozi e in centro sanno tanto di pre-Covid, ma le previsioni degli esperti e i numeri del monitoraggio diffusi da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità segnalano come, almeno negli ultimi sette giorni, diversi connazionali abbiamo fatto i conti con il virus. Tra il 14 e il 20 dicembre sono stati infatti 60.440 gli italiani che si sono scoperti positivi a Sars-Cov-2, +7,2% rispetto alla settimana precedente (56.404).

Intanto le vaccinazioni, come segnala anche Federfarma, non decollano. E se per molti l’infezione decorre senza troppi problemi, a rischiare ancora sono gli anziani: il dato dei decessi, infatti, è davvero brutto. 

I numeri

Partiamo con i morti: siamo arrivati a 425 persone positive a Covid, +34,5% rispetto alla settimana precedente (quando erano 316). Aumentano i tamponi (323.844, +15,9% rispetto alla settimana precedente), ma scende lievemente il tasso di positività: 18,7%, -1,5% rispetto alla settimana precedente.

Gli ospedali

La situazione degli ospedali è abbastanza tranquilla: il dato dei ricoveri Covid in area medica è stabile all’11,8% (7.360 ricoverati) rispetto all’11,9% (7.426 ricoverati) ddi 7 giorni prima. Crescono i pazienti in terapia intensiva, siamo al 3,1% (276 ricoverati), rispetto al 2,7% (240 ricoverati), ma parliamo di numeri contenuti, come sottolinea anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia.

“I dati confermano una sostanziale stabilizzazione della curva epidemica – puntualizza – Indicano, altresì, che soprattutto nelle Regioni che hanno promosso maggiormente la campagna di vaccinazione e di protezione dei fragili l’andamento è in diminuzione. Si mantiene sotto la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità e, soprattutto, contenuto il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva ed in area medica”.

A livello territoriale, colpisce il dato della Lombardia, con 10.858 nuovi contagiati e 153 morti.

Le farmacie

“Non siamo ai livelli degli anni passati, ma c’è stato un incremento dei tamponi del 20% – ha detto all’Adnkronos Salute Marco Cossolo presidente di Federfarma – soprattutto sono stati richiesti, con numeri abbastanza elevanti, i test fai da te. C’è lavoro sull’influenza, come è normale in questo momento della stagione”. Insomma, non pochi italiani hanno acquistato prodotti per contrastare i virus respiratori.

Quanto alle vaccinazioni “purtroppo non sono mai decollate, neanche in farmacia. Siamo lontani dai numeri del 2021-2022. Ci sono regioni che hanno fatto meglio di altre, ma il dato generale non è positivo”. Nonostante tutto, però, il virus non è come quello dell’anno passato: per Cossolo “non c’è nessun allarme e credo che sarà un Natale piuttosto tranquillo”. Non resta che attendere: manca davvero pochissimo.

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