Novo Nordisk e l’operazione Catalent per produrre più semaglutide

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Se il semaglutide va a ruba, a Novo Nordisk per rispondere a tutte le richieste non resta che metter mano al portafoglio. L’azienda farmaceutica danese, che ha appena archiviato un anno d’oro grazie al suo farmaco anti-diabete efficace per perdere peso divenuto in pochi mesi un best seller nel mondo, pagherà infatti ben 11 miliardi di dollari per acquistare tre siti di Catalent, azienda specializzata nella produzione di farmaci ‘per conto’ e divenuta famosa in Italia perchè proprio nel suo sito di Anagni venivano infialati i vaccini anti-Covid.

I dettagli della prima fase

Al centro di questa prima operazione tre stabilimenti specializzati nel riempimento sterile di farmaci con oltre 3.000 dipendenti: oltre a quello italiano di Anagni, si tratta di uno a Bruxelles in Belgio e un altro a Bloomington nell’Indiana (Stati Uniti). Obiettivo, come ha spiegato Novo Nordisk, aumentare gradualmente le sue capacità produttive a partire dal 2026 per soddisfare la richiesta dei suoi GLP-1 contro obesità e diabete Wegovy* e Ozempic*. Prodotti che hanno già totalizzato vendite record e sono soggetti a carenze in numerosi Paesi, Italia inclusa.

L’obiettivo

Non si tratta di un’operazione alla cieca: tutti i siti hanno già da tempo in corso collaborazioni con Novo Nordisk. “Siamo molto soddisfatti dell’accordo”, ha affermato Lars Fruergaard Jørgensen, presidente e amministratore delegato di Novo Nordisk, “che ci consentirà di servire un numero significativamente maggiore di persone che vivono con diabete e obesità in futuro. L’acquisizione integra gli investimenti significativi che stiamo già facendo negli stabilimenti di ingredienti farmaceutici attivi e i siti forniranno flessibilità strategica alla nostra rete”.

La fusione

Ma non è tutto. L’operazione si inserisce infatti nell’ambito di un accordo più ampio: Novo Nordisk ha accettato di acquisire i tre siti da una controllata di Novo Holdings, come parte di una transazione in cui la controllata di Novo Holdings ha accettato di acquisire la stessa Catalent attraverso una fusione. L’operazione sarà completata il prima possibile dopo la fusione tra Catalent e la controllata Novo Holdings, che dovrebbe avvenire verso la fine del 2024 (dopo l’accordo sulle condizioni di chiusura, tra cui il via libera da parte degli azionisti Catalent e delle autorità regolatorie).

Catalent, con base a Somerset, negli Stati Uniti, vanta oltre 50 siti nel mondo e impiega più di 18.000 persone, tra cui 3.000 scienziati e tecnici. Fino al perfezionamento dell’acquisizione, continuerà a operare in modo indipendente e separato da Novo Holdings e Novo Nordisk. Dopo la chiusura, il gruppo danese onorerà tutti gli obblighi verso i clienti nei tre siti Catalent acquisiti.

L’impatto sui conti

A seconda dei tempi del closing, inoltre, Novo Nordisk prevede che l’acquisizione avrà un impatto negativo a una cifra sulla crescita dell’utile operativo sia nel 2024 che nel 2025. Poiché l’acquisizione sarà finanziata principalmente con debito, il programma di riacquisto di azioni proprie di 20 miliardi di corone danesi (2,7 mld di euro circa) non ne risentirà.

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