Un “anno straordinario” quello del centenario, per l’azienda danese Novo Nordisk. A dare ragione al presidente e Ceo Lars Fruergaard Jørgensen, sono i numeri. Complice il successo dei suoi trattamenti contro obesità e diabete le vendite nei 12 mesi del 2023 sono cresciute del 31% (+36% a tassi di cambio costanti) ben oltre le attese, arrivando a 232,3 mld di corone danesi, la bellezza di 31,12 miliardi di euro. Mentre l’utile per azione segna un +51%.
Fondata nel 1923 e per decenni concentrata nella ricerca sul diabete, la corsa di Novo Nordisk è legata a doppio filo al successo di semaglutide, il farmaco anti-diabete rivelatosi efficace per perdere peso e divenuto in pochi mesi un best seller nel mondo.
“Siamo molto soddisfatti delle ottime prestazioni nel 2023 – ha commentato il Ceo Lars Fruergaard Jørgensen – che riflettono il fatto che più di 40 milioni di persone stanno ora beneficiando dei nostri trattamenti innovativi per il diabete e l’obesità”. Una soddisfazione che non stupisce, in effeti. Per il 2024 l’obiettivo del Ceo è chiaro: “Raggiungere più pazienti, far crescere la nostra pipeline, nonché continuare l’espansione della nostra capacità produttiva”. Eh sì, perchè semaglutide in molti Paesi figura nella lista dei prodotti introvabili. E già pullulano sul mercato i falsi pericolosi.
I veri gioielli
In un mondo afflitto da malnutrizione e obesità, i risultati 2023 di questo big del pharma che dà lavoro a 63.400 persone nel mondo sono legati a doppio filo al successo di Ozempic* e Wegovy*: i GLP-1 veri e propri ‘gioielli’ di casa Novo Nordisk: le vendite del segmento diabete-obesità hanno registrato un +38%, con un +48% per gli anti-diabete e un rotondo +147% per gli anti-obesità. Male, invece, il settore delle malattie rare: le vendite registrano un -16%. Una performance che però non ha intaccato i numeri finali dell’azienda.
Novo Nordisk è la società più capitalizzata d’Europa, surclassando il gruppo Lvmh. Oggi le azioni sulla Borsa danese segnano un +3,56% (ma l’aumento è stato del 61,16% in un anno, per la gioia degli investitori).
Le prospettive
Il 2024 si è aperto con la chiusura della prima fase del trial 3a su IcoSema, una combinazione settimanale a dose fissa di insulina basale icodec e semaglutide, e uno studio di fase 1 con amycretina orale per la cura dell’obesità.
Nonostante la concorrenza di Eli Lilly con il suo tirzepatide, Novo Nordisk si aspetta un altro anno di robusta crescita: le previsioni 2024 parlano di un +18-26% per le vendite e di un +21-29% dell’utile operativo in corone danesi.
…intanto in Italia
Nel nostro Paese, invece, il 2024 inizia con la scelta di una nuova sede. Dopo quasi 30 anni in via Elio Vittorini a Roma, la scelta di Novo Nordisk Italia è caduta sull’EuroHive, un edificio innovativo e sostenibile in Via Giorgio Ribotta 35, all’Eur, a due passi da una delle sedi del ministero della Salute.
Una scelta che “riflette il nostro continuo impegno verso la creazione di valore per le persone e per il Paese nel quale operiamo – ha detto Drago Vuina, General Manager & Corporate Vice President Novo Nordisk Italia – Partiamo con questa novità, che sarà solo la prima di una serie di importanti scelte strategiche e innovazioni che porteremo avanti in Italia nel corso del 2024″.
Con più di 370 dipendenti, 440 milioni di euro di fatturato, 100% di utilizzo di energia rinnovabile, Novo Nordisk Italia puntava a trovare una soluzione che rispondesse ai suoi ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale.
L’edificio è circondato dal “Bosco transitorio”, uno spazio popolato da 400 alberi e oltre 50 arbusti che assicurerà oltre 250 tonnellate di CO2 assorbite, il recupero delle polveri sottili e degli agenti inquinanti. Inoltre, a disposizione dei dipendenti, sono state installate trenta colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e un servizio navetta dalla metropolitana, per incentivare l’utilizzo di trasporti non inquinanti.
