Covid in Italia, gli ultimi dati mentre il virus fa sempre meno paura

Covid
Ancora una volta il bollettino Covid diffuso da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità ‘certifica’ quanto anticipato dagli ospedali sentinella Fiaso. La diffusione di Covid-19 in Italia è in netto calo e i nuovi casi sono sotto la soglia psicologica di tremila a settimana: per la precisione 2.992. Certo, questi numeri sono sottostimati, perché ormai pochi fanno i tamponi. E ancora meno si preoccupano dei sintomi.
Ma gli ospedali oggettivamente si svuotano dei pazienti positivi e il virus fa sempre meno paura. Così il direttore della Prevenzione, Francesco Vaia, in barba a ogni scaramanzia, canta vittoria: “Il consolidamento del dato della endemizzazione del Sars-CoV-2 e la riduzione sempre più rilevante dell’impatto sulle strutture ospedaliere sono il frutto chiaro ed indiscutibile – dice – della bontà e della efficacia delle attività di prevenzione e comunicazione messe in campo”.

La grande frenata

Tra l’1 ed il 7 febbraio i nuovi positivi a Covid segnano un -22,5% rispetto alla settimana precedente (3.859). Scendono anche i decessi: siamo a 95, con una variazione di -17,4% rispetto alla settimana precedente (115).
Ottime notizie anche dagli ospedali: in area medica l’occupazione è al 2,9% (1.792 ricoverati) rispetto al 3,5% (2.169 ricoverati) dell’ultimo giorno di gennaio. L’occupazione dei pazienti Covid in terapia intensiva al 7 febbraio è davvero ai minimi: siamo all’1% (con appena 87 pazienti) rispetto all’1,2% (106 ricoverati) del 31 gennaio. Numeri impensabili nelle settimane più dure della pandemia.
Mentre gli italiani fanno i conti con i virus gastrointestinali, e pochissimi si sono immunizzati di nuovo contro Sars-Cov-2, l’incidenza di Covid in Italia scende ancora: siamo a 5 casi per 100.000 abitanti (7 casi per 100.000 abitanti nella settimana 25-31 gennaio). Sotto la soglia epidemica anche l’Rt, che passa da 0,57 della settimana precedente a 0,66 al 30 gennaio. Questo virus oggi fa ancora paura?

L’analisi dell’epidemiologo

Gli ultimi dati settimanali Covid “ci fanno vedere un’enorme diminuzione dei contagi e dei ricoveri ma ancor di più un’enorme diminuzione dei decessi – dice a Fortune Italia l’epidemiologo Massimo Ciccozzi – Si conferma dunque l’andamento endemico di Sars-Cov-2, ma questo vuol dire che potremo vedere di nuovo un aumento dei contagi, nulla di paragonabile però a quello di due o tre anni fa”.
“La variante JN.1 secondo i dati dell’Iss è ora dominante in Italia, ma quella da monitorare è BA.2.87.1 che arriva dal Sudafrica: ha molte mutazioni, più di 100. In più la variante presenta 7 delezioni, 3 sulla proteina Spike, quindi mancano proprio dei pezzi del virus. Le delezioni sono importanti – ricorda l’epidemiologo – perché possono influenzare la fuga dal sistema immunitario. ecco perché questa variante va monitorata. Insomma – conclude Ciccozzi – Covid-19 sta facendo Covid, dimentichiamoci di veder sparire il virus o di vederlo diventare stagionale come l’influenza. D’altrone nessun allarmismo: la situazione è ampiamente sotto controllo”.
ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.