La friggitrice ad aria spopola, ma è davvero più sana?

friggitrice ad aria
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In pochi mesi ha conquistato le cucine della Penisola e ormai spopola ance nelle ricerche sul web: nella patria della dieta mediterranea possiamo parlare di una vera e propria mania per la friggitrice ad aria, che ha conquistato saldamente un posto fra gli elettrodomestici da avere, sbaragliando altri prodotti (un tempo?) in voga, dall’estrattore alla gelatiera.

Così, tra volumi di ricette e video tutorial, pullulano gli esperti che suggeriscono come sfruttare al meglio questo nuovo dispositivo per portare in tavole dei ‘fritti non fritti’, a vantaggio di linea e salute. Patatine, pollo, perfino verdure e pesce (come nella foto): la sperimentazione non conosce limiti.

Chiariamolo una volta per tutte: la friggitrice ad aria è in realtà un ossimoro, non frigge nulla, anche se gli alimenti escono da questo dispositivo croccanti e dorati. Questo elettrodomestico è un piccolo forno ventilato che promette tempi rapidi, preparazioni facili da eseguire e sane. Ma la friggitrice ad aria sarà davvero un metodo di cottura salutare? A rispondere sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici).

E, per la gioia dei fan della friggitrice ad aria, la risposta è affermativa. “Sicuramente per gli abituali consumatori di frittura questa alternativa è raccomandata: friggendo ad aria si riduce moltissimo l’utilizzo di olio e, quindi, l’assunzione di grassi e calorie”, spiegano i mediuci anti-bufale.

Un’alternativa alla frittura

La cottura con friggitrice ad aria prevede l’utilizzo di un piccolo forno ventilato, quindi non occorre immergere i cibi in grandi quantità di olio o burro. Con questa procedura effettivamente si può cucinare con dosi minime di condimenti, e per questo è sicuramente più salutare. Alcuni studi hanno dimostrato che l’assorbimento di olio può essere ridotto fino al 90%. “Per cuocere un chilo di patate che abbiano l’aspetto e il gusto di quelle fritte basta, infatti, un cucchiaio di olio”, precisano gli esperti (ma c’è anche chi non ne usa affatto).

La quantità di grassi e calorie dipende dal cibo che si sceglie di cucinare in questo modo: se gli ingredienti sono già di per sé ricchi di grassi, come la carne lavorata, alcuni formaggi e latticini, le uova, occorre comunque fare attenzione. E, magari, scegliere un altro metodo di cottura.

Perché occorre poco condimento

Questo elettrodomestico cuoce gli alimenti grazie a elementi riscaldanti che emettono un calore molto intenso, fino a oltre 200 gradi. Una ventola fa circolare l’aria calda e sparge le goccioline di olio che “colpiscono” il cibo crudo in modo uniforme. I tempi di cottura sono molto rapidi per le dimensioni ridotte della friggitrice e per la potenza del calore. Tecnicamente – lo ribadiamo – non si tratta di una frittura.

Fritti e salute

“Il consumo abituale di cibi fritti è associato al rischio di malattie cardiovascolari. Si tratta di un collegamento noto, confermato anche da un’ampia e recente meta-analisi che ha esaminato 17 studi. Risulta che l’inserimento nella dieta di poco più di 100 grammi di alimenti fritti ogni settimana fa aumentare il rischio di eventi cardiovascolari del 3%, di malattia coronarica del 3% e di insufficienza cardiaca del 12%”, ricordano i dottori anti-bufale. La situazione peggiora quando si esagera anche con il sale, responsabile dell’ipertensione.

Frittura e rischio tumore

Quando si cuociono ad alte temperature alimenti che contengono amido (patate, pane, biscotti) si può formare una sostanza chimica chiamata acrilammide. Studi condotti in laboratorio su animali hanno collegato l’esposizione ad alte dosi di acrilammide con il rischio di sviluppare tumori. Non sono stati, però, ancora effettuati analoghi studio sull’uomo  Nel frattempo l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha dichiarato che l’acrilammide è “probabilmente cancerogena”.

Significa che è una sostanza con un livello di rischio basso, ma è bene limitarne il consumo. Si consiglia, poi, di evitare le cotture che portano ad abbrustolire o bruciacchiare i cibi. Ebbene, “sappiamo che la friggitrice ad aria può ridurre l’acrilammide del 90% rispetto ai metodi tradizionali di frittura in olio”, si legge nel report su Dottoremaeveroche.

L’olio (che non deve mancare nella dieta)

Capitolo olio: quello extravergine di oliva, composto al 99% da grassi, è indispensabile nella dieta equilibrata ed è indicato per le cotture ad alte temperature rispetto ad altri tipi di oli come quello di mais o di soia, che si degradano più rapidamente. Il rischio, friggendo con oli diversi da quello d’oliva, è la produzione di fumo e di sostanze tossiche.

La raccomandazione dunque è consumare l’olio d’oliva a crudo e in quantità moderate: generalmente tra i 20 e i 40-50 grammi al giorno, cioè al massimo quattro cucchiai. In questo modo, le calorie saranno circa 120 (per un cucchiaio di olio). “Utilizzando la friggitrice ad aria sicuramente non si superano queste dosi e ci si può concedere una pietanza gustosa più spesso”, dicono i dottori anti fakenews.

Occhio a non esagerare

Insomma, la friggitrice ad aria offre un metodo sicuramente più sano della classica frittura con dosi abbondanti di olio. Non tutti i cibi, però, sono adatti per essere fritti ad aria, quindi l’uso abituale o esclusivo potrebbe portare a ridurre il consumo di importanti nutrienti, come i cereali e i legumi, concludono i dottori anti-bufale. Insomma, non facciamo prendere troppo la mano dalla passione per questo elettrodomestico. E ogni tanto lasciamolo riposare sul bancone della cucina.

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