La primavera non ‘spegne’ influenza e virus cugini. L’ultimo report dei medici sentinella dell’Istituto superiore di sanità segnala appena una lieve diminuzione del numero di casi in Italia: circa 331.000 nella settimana dall’11 al 17 marzo, per un totale di circa 12.953.000 connazionali finiti a letto per questi malanni dall’inizio della sorveglianza.
I numeri
L’incidenza è pari a 5,6 casi per mille assistiti (erano 6,3 nella settimana precedente). Scende la proporzione dei campioni positivi all’influenza sul totale di quelli analizzati (3% contro il precedente 4,8%).
Colpisce come siano sempre i bimbi i più colpiti da questi virus: a 0-4 anni l’incidenza è pari a 17,78 casi per mille assistiti, a 5-14 anni si scende a 7,56, mentre a 15-64 anni siamo a 5,13 e tra gli over 65 anni a 2,52 casi per mille assistiti. Insomma, febbre, mal di gola e disturbi gastrointestinali bersagliano soprattutto le famiglie con bimbi piccoli.
A livello territoriale, tutte le Regioni registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne la P.A. di Trento, il Molise, la Puglia e la Basilicata che tornano al livello di base.
I virus
Quanto ai patogeni più diffusi, fin dall’inizio della stagione i virus influenzali di tipo A restano largamente prevalenti (94%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.
Gli esperti segnalano “una progressiva diminuzione nella circolazione della maggior parte dei virus respiratori sotto monitoraggio”. Tra i campioni analizzati questa settimana, 83 (3,7%) sono risultati positivi per RSV, 15 (0,7%) per Sars-CoV-2, mentre 412 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 148 Rhinovirus, 103 Metapneumovirus, 58 Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 49 Adenovirus, 40 virus Parainfluenzali e 14 Bocavirus.
