Obamacare, nuova spallata di Trump

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I singoli stati USA possono allentare le regole sulle coperture e regolare autonomamente i mercati assicurativi all’interno dei propri confini. Con queste nuova disposizione, in vigore dal 9 aprile, il presidente USA Trump dà un’ulteriore spallata all’Obamacare, la riforma voluta dal suo predecessore che ha allargato la copertura sanitaria a circa 20 milioni di americani. I Centers for Medicare and Medicaid Servicies (CMS), dal canto loro, hanno emanato una disposizione che consente agli Stati di scegliere i livelli essenziali che devono essere coperti dai piani assicurativi individuali. L’Affordable Care Act di Obama richiedeva la copertura di 10 livelli, tra cui maternità, cure pediatriche e farmaci da prescrizione. Con le nuove disposizioni, in alcuni Stati si potrebbe avere una copertura meno ampia. La nuova norma dei CMS ,tra l’altro, consente agli Stati di modificare la formula del medical loss ratio, l’importo che l’assicuratore paga sulla base delle richieste di rimborso rispetto al reddito derivante dai premi. Sulla base delle nuove disposizioni, inoltre, gli assicuratori potrebbero autonomamente i tassi di interesse. L’Obamacare prevedeva, invece, che gli incrementi oltre il 10% fossero esaminati da organismi di regolamentazione statale al fine di accettarne la sostenibilità e la ragionevolezza.

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