Effetto Monsanto su Bayer, utili crollano del 77% a 1,69 mld

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Acquisire la Monsanto ha permesso a Bayer di diventare il leader del mercato agrochimico e ha posto “le giuste basi per il futuro”, considerato “l’ottimo inizio” dell’integrazione tra i due colossi, ha detto il Ceo dell’azienda farmaceutica, Werner Baumann. Ma il peso della rinnovata corazzata di Leverkusen, che comunque conferma i suoi obiettivi al 2022 e registra quasi 40 mld di fatturato, al momento si fa sentire da una parte in tribunale, con l’eredità scomoda dei casi sul glifosfato, e dall’altra sugli utili: nel 2018 l’utile netto di Bayer è in calo del 76,9% a 1,69 miliardi di euro.

A pesare sono svalutazioni per 3,3 miliardi di euro e oneri straordinari relativi al ramo d’azienda acquisito (2 miliardi di euro). Oneri in parte compensati da una plusvalenza straordinaria per cessioni di circa 4,1 miliardi di euro. Il fatturato intanto sale del 4,5% a 39,5 miliardi di euro. Confermato l’outlook per il 2019 e i target al 2022.

L’ebitda prima degli effetti non ricorrenti è aumentato del 2,8% a 9,547 miliardi di euro, mentre gli effetti valutari negativi hanno ridotto di 457 milioni di euro gli utili delle attività di Bayer prima dell’acquisizione. L’Ebit è diminuito del 33,7% a 3,9 miliardi di euro dopo oneri. straordinari per 2,5 miliardi di euro (1,227 miliardi di euro). Quanto ai singoli settori il farmaceutico registra un aumento delle vendite e utili leggermente inferiori. Stabili le vendite del Consumer Health (farmaci da banco) che segna un calo degli utili.

In aumento il fatturato del Crop Science con utili sostanzialmente superiori grazie all’acquisizione di Monsanto. Il dividendo proposto è di 2,80 euro ad azione così come nel 2017. Il totale a cedola è di 2,6 miliardi con un incremento dell’8,7% sui 2,4 miliardi del precedente anno. “Vogliamo che i nostri azionisti partecipino adeguatamente al successo di Bayer anche quest’anno e miriamo ad un pagamento record del dividendo totale per dell’aumento del numero di azioni”, ha sottolineato il Ceo, Werner Baumann.

Da Monsanto Bayer non ha acquisito solo potenza di fuoco, ma anche guai giudiziari: deve fare i conti con circa 11.200 cause negli Stati Uniti a causa del glifosato, secondo i dati di bilancio. “Siamo in disaccordo con la sentenza di un tribunale su caso Johnson e abbiamo presentato ricorso”, spiega il Ceo Werner Baumann. Il caso a cui fa riferimento il Ceo è quello di Dewayne Johnson, che ha dimostrato, con ben due sentenze – la prima ha stabilito un risarcimento da 250 mln di dollari, la seconda l’ha ridotto a 78 – che il suo tumore è stato provocato da un diserbante Monsanto, il Roundup, a base di glifosfato. Anche in relazione ad altri procedimenti, sette dei quali sono attualmente previsti per quest’anno, Baumann spiega che “abbiamo la scienza dalla nostra parte e continueremo a difendere con vigore questo importante e sicuro erbicida per un’agricoltura moderna e sostenibile”.

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