Coronavirus, entro fine marzo il test rapido: risultati in un’ora

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Una nuova speranza per snellire il processo dei tamponi e dell’individuazione del coronavirus che ha messo in ginocchio l’Italia, ormai “zona protetta”. Diasorin, colosso internazionale della diagnostica (con sede a Saluggia, Vercelli), ha annunciato di poter fornire entro fine marzo un nuovo test rapido in grado di individuare i casi di contagio da Covid-19 in un’ora.

Diasorin ha detto di aver completato presso l’Ospedale Spallanzani di Roma ed il Policlinico San Matteo di Pavia, gli studi necessari per supportare l’approvazione Ce e Fda di un innovativo test molecolare per l’identificazione rapida del Covid-19. Il test è sviluppato per essere eseguito sull’analizzatore Liaison* Mdx e consente di ottenere risultati entro 60 minuti, rispetto alle 5-7 ore attualmente necessarie con altre metodologie. Il test sarà commercializzato con marchio Ce in Europa e presentato alla Food and Drug Administration per l’Emergency Use Authorization “entro la fine di marzo”, dice l’azienda.

La tecnologia Mdx, acquisita da Diasorin nel 2016 dalla multinazionale statunitense 3M Inc., era stata originariamente sviluppata per fornire risposte diagnostiche rapide sia per uso militare che civile. Ad oggi l’azienda ha installato oltre 800 analizzatori negli istituti ospedalieri europei e statunitensi per diagnosticare le infezioni influenzali stagionali oltre che una varietà di altre infezioni virali e batteriche per le quali il tempo di risposta risulta fondamentale per decidere il corretto trattamento di cura del paziente. La tecnologia Mdx, grazie alla rapidità nel fornire i risultati e alla semplicità di utilizzo, risulta ideale per valutare l’ammissione al ricovero ospedaliero del paziente, rileva l’azienda in una nota.

DiaSorin, inoltre, ritiene che tale tecnologia potrebbe aiutare notevolmente gli ospedali a decentralizzare i test per la diagnosi del coronavirus e contribuire ad un significativo miglioramento dell’attuale processo di ricovero dei pazienti potenzialmente contagiosi. Il test di seguirà il protocollo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, che mira ad analizzare diverse regioni del genoma virale per ridurre al minimo l’impatto di possibili mutazioni future.

”Ci siamo attivati non appena sono state rese pubbliche le informazioni sulla sequenza genetica del virus, collaborando con i centri di riferimento italiani e statunitensi per sviluppare test molecolari veloci e accurati per fronteggiare questa emergenza sanitaria. Abbiamo analizzato oltre 150 sequenze virali pubblicate oggi nel database mondiale delle banche genetiche e disegnato un test destinato a rilevare tutte le varianti attualmente conosciute del coronavirus”, ha dichiarato Giulia Minnucci, R&D Director Europe di DiaSorin.

“L’epidemia di coronavirus ha creato allarme a livello mondiale e ha sottoposto i sistemi sanitari a forti pressioni dovute alla necessità di dotare i laboratori di test diagnostici in grado di identificare il nuovo ceppo del virus”, ha commentato John Gerace, presidente di DiaSorin Molecular. “Riteniamo di fondamentale importanza sviluppare un test per l’identificazione del coronavirus in grado di fornire risultati precisi in tempi rapidi e orientare al meglio le decisioni cliniche. Come specialisti della diagnostica abbiamo il dovere di rispondere a questa emergenza nel modo più rapido possibile, mobilitando i nostri ricercatori per realizzare un test di diagnostica molecolare che, ci auguriamo, possa contribuire a contenere questa nuova emergenza sanitaria”.

L’azienda è molto attiva nella ‘decentralizzazione’ dei test. Proprio pochi giorni fa ha firmato un accordo con l’inglese Ttp per lo sviluppo di test di diagnostica molecolare direttamente su campione clinico. Un progetto che prevede la realizzazione di una stazione mobile per le analisi, targata Diasorin Molecular. Questo vuol dire poter fare le analisi in 15 minuti non solo nelle strutture preposte (poche, nel caso del coronavirus) ma teoricamente anche a casa, passando per ambulatori, case di riposo, studi, farmacie, pronti soccorso. Annunciando questo ultimo prodotto (la piattaforma, creata da Ttp, si chiama Puckdx), Diasorin ha detto che prevede di commercializzarne il primo test negli Stati Uniti nel 2023, e ha anche aggiunto che “la disponibilità di determinati test in strutture controllate decentralizzate rappresenta l’unico mezzo efficace per rispondere alle emergenze create dagli agenti infettivi come nel caso dell’attuale epidemia di Coronavirus”.

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