Dentro la testa di un medico novax

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Cosa c’è dentro la testa di un novax? Escludiamo le semplificazioni. Quindi, non rispondiamo di getto, come verrebbe d’impulso: niente non è una risposta ammessa. Nella testa di un no-vax ci devono essere le ragioni, o quanto meno gli argomenti, che sostengono una scelta di campo così netta e, almeno apparentemente, insensata.

Deve essere qualcosa di talmente radicato da sovvertire il nesso logico che lega una causa a un effetto, una malattia a una terapia, un rischio alla sua prevenzione. È così che si arriva alla negazione, per esclusione.

Il novax è quasi sempre un negazionista. Perché l’unica premessa che può portare a decidere di non proteggersi e di non proteggere gli altri, escludendo pulsioni autolesioniste oppure omicide, è la convinzione che il vaccino sia quanto meno più pericoloso del virus da cui si cerca immunità. Ma se quando si parla della varicella o del morbillo, che pure fanno morti se lasciati proliferare, è relativamente più semplice confondere le carte, di fronte agli oltre centomila morti italiani per Covid non basta neanche la semplice negazione. Serve anche il complotto per fronteggiare il più lineare buon senso. Quindi, non solo Covid è un raffreddore ma Covid è un raffreddore che governi, case farmaceutiche, e i soliti giornalisti, continuano a diffondere e ‘gonfiare’ per alimentare interessi e piani sofisticati. Il no-vax, oltre a essere negazionista, è quasi sempre anche un complottista.

Ma cos’è che tiene insieme la negazione e il complotto, nella testa di un novax? Anche in questo caso, non è ammessa la risposta più immediata: l’ignoranza. Ci deve essere qualcosa di più complesso che agisce per saldare una convinzione tanto solida da consentire una dissociazione completa dalla realtà. È il fascino di una identità settaria. Per questo il novax, che è quasi sempre negazionista e complottista, si sente anche parte di una élite minoritaria ma ‘illuminata’ rispetto alla massa omologata: è parte di un movimento, di una comunità che si riconosce nel ‘no’ alla scienza.

E’ a questo punto che si arriva al paradosso assoluto: il novax medico. Cosa c’è dentro la testa di un novax medico? Per rispondere non bastano più il negazionismo, il complottismo e neanche la ricerca affannata di un’identità. C’è una rimozione della realtà che vede un uomo di scienza rinnegare le indicazioni della scienza. Si chiama delirio e non può essere tollerato. Perché il medico non è un individuo libero di fare scelte contro la scienza. O si è medici o si è novax, senza una terza via.

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