Covid, perché vaccinare gli adolescenti

Covid vaccini adolescenti
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Vaccini anti-Covid agli adolescenti di 12-15 anni? Dopo il via libera dell’agenzia europea dei medicinali Ema, siamo in attesa del pronunciamento di Aifa. Ma come reagiranno i ragazzi? I giovanissimi “sono abituati a fare i vaccini e sono anche bene informati”, ci dice Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.

Ma perché vaccinarli contro Covid-19, visto che nel loro caso l’infezione ha spesso un decorso benigno, se non del tutto asintomatico?

“Iniziamo con il dire che parliamo di circa 10 milioni di adolescenti, che poi sono quelli che hanno la vita sociale più intensa, tra scuola, sport e amici. Si aggregano di più e chiaramente, nelle occasioni di socializzazione, il virus si muove di più”.

Ma allora lo facciamo per loro o per noi?

Il vantaggio è doppio: per loro, ma anche perché involontariamente possono diffondere Covid-19 e far circolare il virus, che in questo modo può mutare. Col vaccino fermiamo la corsa e raggiungeremo prima l’immunità di gregge. Inoltre non dimentichiamo che tipicamente le vaccinazioni si fanno nell’infanzia.

Cosa dire ai genitori che non vogliono far vaccinare i figli perché mancano i dati sugli effetti a lungo termine?

Qui ci aiuta la storia dei vaccini: non è che qualcuno si è mai trasformato dopo un vaccino. E anche quella che collegava l’autismo alla vaccinazione si è rivelata una pericolosa fake news. Invece i dati ci dicono che i vaccini sono efficaci nei ragazzi e sono sicuri. Mi sento di rassicurare i genitori: pensiamo a quanto è mancata ai ragazzi non solo la scuola, ma la socialità. Abbiamo avuto casi di disordini alimentari, depressioni, isolamento. La vaccinazione è davvero il modo per mandarli a scuola a settembre in sicurezza.

E i casi sospetti di miocardite e pericardite nei giovani vaccinati?

Vengono monitorati, ma attualmente non è accertato il legame con i vaccini. Siamo alle solite: stiamo allarmandoci prima di capire se un evento avverso sia o meno collegato con il vaccino. Aspettiamo i risultati della farmacovigilanza, che è molto attiva e sensibile. Ma ricordiamo che, anche per un adolescente, non vale la ‘sindrome di Super Mario‘: ‘Ho tante vite, non ci sono problemi a contagiarsi’. Ecco, questo non è vero: prendere Covid-19 non è del tutto senza effetti. Ed è meglio non prenderselo.

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