Covid, nuove linee d’indirizzo Sis 118

Covid ambulanza 118

Come gestire l’emergenza nel post-pandemia? “Il mondo sta entrando in una ‘age of pandemics’. La probabile traiettoria per il Sars-CoV-2 è di diventare endemico, con dei focolai stagionali a causa della diminuzione dell’immunità naturale, della copertura globale insufficiente dei vaccini e/o dell’emergere di nuove varianti non controllate dai vaccini attuali”. Lo sottolinea la Società Italiana Sistema 118 che, a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, presenta la seconda edizione delle ‘Linee di Indirizzo in tema di contrasto alla Covid-19′.

A distanza di 6-8 mesi dalla somministrazione dei vaccini alla popolazione nazionale, “i vaccinati, in attesa di ulteriori dosi di richiamo vaccinali, rimarranno, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, privi di anticorpi e alle prese con varianti mutate del virus in merito a cui non si possono escludere eventuali parametri di maggiore contagiosità o di maggiore severità clinica/letalità rispetto ai ceppi originari del virus Sars-CoV-2”, sottolinea la Sis 118.

Ecco perché la società guidata da Mario Balzanelli ritiene “necessario mantenere il più elevato livello di guardia e di adeguata preparazione metodologica e di impianto gestionale inerente la risposta di medicina di emergenza territoriale alla maxiemergenza pandemica, mediante il varo della seconda edizione delle Linee di indirizzo inerenti la strategia di contrasto del Sistema 118 alla Covid-19 su tutto il territorio nazional”e.

Ecco una sintesi dei contenuti:

Effettuare – mediante predisposizione di percorsi gestionali che prevedano immediata possibilità di accesso e tempistiche estremamente rapide della esecuzione – esami di screening a tutta la popolazione nazionale che presenti segni e sintomi respiratori acuti minori (quali febbricola e tosse), a tutti i contatti degli stessi, nonché ai contatti stretti con soggetti Covid-19 positivi, in forma di test rapidi o di tampone per impedire eventuale diffusione ed amplificazione del contagio.

Monitorizzare tutti i soggetti Covid-19 positivi in quarantena con standard di monitoraggio non invasivo della ossigenazione ematica costituito dal saturimetro, ed eventualmente con apparecchiature in grado di valutare e di monitorizzare lo stato generale (ossigenazione, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione arteriosa, temperatura cutanea)

Dotare il Sistema 118 di dimensioni idonee per la gestione appropriata del contesto pandemico, implementando secondo necessità attuali il parco mezzi di soccorso e il personale infermieristico di Centrale Operativa e delle postazioni mobili e fisse del Sistema in modo da non perdere la connotazione prestazionale operativa tempo dipendente sugli interventi ad elevata criticità clinica.

Dotare ogni mezzo di soccorso del Set 118 di dispositivi idonei per la sanificazione del mezzo e degli equipaggi di soccorso.

Fornire le Centrali Operative 118 di scorte intangibili di dispositivi di protezione personale in grado di assicurare in condizioni di autonomia funzionale prolungata la fornitura appropriata agli equipaggi laddove dovessero verificarsi improvvise temporanee disfunzioni del rifornimento degli stessi da parte dei percorsi operativi stabiliti a livello dei vari territori regionali.

Dotare tutti gli equipaggi di Dpi idonei per ciascun intervento di soccorso.

Dotare tutti i mezzi di soccorso medicalizzati ed infermierizzati del Set 118 di emogasanalizzatori portatili, di ventilatori ad elevate prestazioni, di ecografi portatili, auspicabilmente integrati di funzioni di supporto alla diagnosi mediante moduli di intelligenza artificiale.

Ospedalizzare precocemente i pazienti con riduzione della saturazione periferica di ossigeno maggiore di 5 punti percentuali rispetto ai valori normali, o al di sotto dei valori minimi di saturazione accettabili per fascia di età ed eventuale comorbidità respiratoria cronica preesistente, in ogni caso prima della insorgenza acuta della dispnea.

Predisporre strutture recettive intermedie campali a gestione Set 118 e a cooperazione multidisciplinare con le varie specialistiche di “area Covid” dell’ospedale individuato dalla programmazione regionale, al fine di evitare attese prolungate eventualmente penalizzanti i pazienti con severa insufficienza respiratoria acuta conseguenti alla sosta delle ambulanze impilate in fila indiana davanti alle rampe dei Pronto Soccorso. In modo da assicurare adeguate condizioni logistiche di tempestiva accoglienza, stabilizzazione, gestione clinica e terapeutica ed assistenziale adeguata ed avanzata in attesa della presa in carico da parte delle Unità Operative ospedaliere competenti.

Riattivare su tutto il territorio nazionale l’accesso diretto della popolazione al numero 118 in caso di emergenza-urgenza sanitaria in affiancamento al 112.

Sottoporre sistematicamente tutto il personale Set 118, con cadenza mensile, ad esami di screening e garantire a tutti gli operatori del 118 nazionale priorità di accesso alle vaccinazioni del personale sanitario previste dalle normative nazionali.

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