Asma e Bpco, nasce il portale Prendiamo Fiato

asma estate
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Esiste un clima ideale per gli asmatici? Meglio il mare o la montagna? Quali cibi evitare per chi soffre di malattie respiratorie? Aria condizionata, perché usarla con cautela? La risposta arriva in un clic.

Asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) non vanno sottovalutate, neanche d’estate. Se è vero che con la bella stagione si è meno esposti alla circolazione di virus respiratori, il clima caldo e umido, la presenza di pollini e altri allergeni, gli sbalzi termici da aria condizionata e, per chi resta in città, l’incremento dell’ozono a livello del suolo da aumentata insolazione, possono causare un peggioramento della sintomatologia. A ciò si aggiunga il rischio, soprattutto per i più giovani, di seguire con minor attenzione la terapia quando si è in vacanza.

Per aiutare i pazienti con asma e Bpco ad acquisire piena consapevolezza della propria malattia e mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti per prevenire le temibili riacutizzazioni, è nato il portale “Prendiamo Fiato” (www.prendiamofiato.it), presente anche su Facebook, Instagram e Twitter. L’iniziativa, promossa da Chiesi Italia, la filiale italiana del Gruppo Chiesi, si avvale di un board di esperti pneumologi e allergologi per offrire informazioni a 360° su diagnosi, prevenzione, cura e stili di vita alleati dell’apparato respiratorio, con consigli utili anche per affrontare al meglio l’estate.

L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie la cui prevalenza (dati al 2018), è pari al 7,7%, con un trend nettamente in crescita se si considera che nel 2009 era pari al 4,5%1. La prima regola per chi ne soffre è evitare condizioni di elevata umidità, che aumenta la concentrazione di pollini e inquinanti atmosferici, e il passaggio repentino caldo-freddo che influenza l’iperattività bronchiale. Quindi via libera alle vacanze in montagna, dove l’aria è più secca, o nelle località balneari dove la brezza marina riduce la presenza di allergeni e favorisce la riduzione del muco presente nei polmoni. Attenzione invece all’aria condizionata che, raffreddando le vie respiratorie, può provocare tosse e aumento delle secrezioni.

“Un paziente asmatico non deve limitarsi in nulla, neanche in vacanza. Questi accorgimenti, uniti a uno stile di vita salutare e alla corretta somministrazione della terapia inalatoria, consentono un buon controllo dei sintomi e della malattia”, spiega Marco Perruzza, specialista in Malattie dell’apparato respiratorio all’Ospedale Misericordia di Grosseto. “I pazienti meno aderenti alle cure sono i più esposti alle crisi, i cosiddetti attacchi d’asma, che si manifestano con difficoltà respiratorie, tosse, oppressione toracica, fino alla necessità di ricovero in ospedale. Per questo è importante sensibilizzare soprattutto i più giovani a sottoporsi ai controlli e a non interrompere la terapia. Bisogna inoltre prestare attenzione all’obesità e al fumo di sigaretta, che oltretutto riduce a risposta al trattamento farmacologico”.

Sia per l’asma che per la Bpco, malattia polmonare caratterizzata da un’ostruzione cronica delle vie aeree la cui prevalenza (2018) è pari al 3,0% con un trend in crescita se si considera che nel 2009 la prevalenza era pari al 2,7%1, è fondamentale non sottovalutare lo stile di vita per tenere sotto controllo i sintomi.

L’estate è il momento giusto per iniziare una dieta sana, utile a contrastare l’eccesso di peso che complica le condizioni delle vie aeree, e ad aumentare la forza dei muscoli respiratori. Via libera quindi ai cibi che riducono la risposta infiammatoria dell’organismo come pesce e carni bianche, ricchi in omega 3, frutta, verdura e grassi vegetali; è opportuno, invece, ridurre tendenzialmente l’apporto di carboidrati raffinati, carne rossa e zuccheri che aumentano lo stress ossidativo. Anche l’attività fisica è fondamentale per mantenere la massa muscolare. Chi trascorre le vacanze al mare può dedicarsi al nuoto, che aiuta ad apprendere un maggior controllo del proprio respiro e a migliorare la capacità polmonare.

“Una dieta equilibrata e un’attività aerobica regolare sono preziosi alleati per un buon controllo di asma e Bpco”, afferma Annalisa Frizzelli, specialista in malattie dell’apparato respiratorio presso la Clinica Pneumologica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. “Se non si vuole perdere la buona abitudine dello sport all’aria aperta, per la stagione estiva è meglio evitare le ore più calde perché la qualità dell’aria soprattutto in città è peggiore. È bene avere qualche accortezza anche in casa, come igienizzare frequentemente gli ambienti e arieggiare per ridurre la concentrazione di eventuali inquinanti indoor in particolar modo per chi è portatore di asma. Lo stress emotivo può essere fattore scatenante dei sintomi dell’asma, quindi ben vengano le vacanze. Importante è seguire sempre le indicazioni del proprio medico”.

“Questo progetto è nato dalla volontà di sostenere quotidianamente i pazienti affetti da asma e Bpco, in particolar modo le persone che, non avendo piena consapevolezza della propria malattia e non sapendo come gestirla, vivono disagi e limitazioni nelle attività di tutti i giorni, che compromettono la qualità della loro vita”, commenta Raffaello Innocenti, amministratore delegato di Chiesi Italia.

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