Anche l’Italia si mette in coda per la terza dose di vaccino anti-Covid, ma chi riceverà l’iniezione? A chiarirlo è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, dalla Festa di Articolo 1: si partirà dagli over 65 e dai fragili.
“Io ritengo molto probabile che andremo nella direzione di assumere la
terza dose, e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili“, ha spiegato. Anche se sui tempi ancora non ci sono certezze, il Corriere della Sera fa sapere che secondo il ministero della Salute “ottobre è il mese cerchiato in rosso per la programmazione della terza dose”.
Una tempistica che sembra tener conto dell’appello a una moratoria da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, che chiedeva di dare priorità – almeno fino a settembre – ai non vaccinati e all’immunizzazione della popolazione del Sud del mondo, dove la prima dose spesso è ancora al palo.
Quanto al problema delle forniture, secondo Speranza – almeno per l’Europa – è superato. “Non avremo mai più né in Italia né in Europa il problema dell’approvvigionamento delle dosi. E già adesso abbiamo certezze che le dosi ci saranno per tutti”.
E presto la vaccinazione potrebbe tornare interamente nelle mani del medico di famiglia. “Dobbiamo passare da una fase di straordinarietà ad una fase di ordinarietà nella gestione di questa epidemia. Oggi dobbiamo correre e recuperare un vaccinato in più, ma se penso ad un periodo più lungo dobbiamo tornare ad una gestione ordinaria”, ha ammonito Speranza parlando a ‘Che tempo che fa’.
Insomma, il cammino sembra segnato. E il prossimo autunno sarà, per molti, la stagione della terza dose.
