Il vaporetto dei vaccini, l’iniziativa dei medici

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Vincere la diffidenza rispetto ai vaccini con la forza delle parole e dell’esperienza del passato. Perché la storia, e la scienza, non sono solo slogan. Ecco allora che per un mese il messaggio “Il vaccino ci salva la vita. Vacciniamoci contro il Covid-19” solcherà le acque del Canal Grande, a Venezia, sulle fiancate e sul tetto di un vaporetto allestito ad hoc.

E’ questa la ‘declinazione lagunare’ della campagna nazionale a favore dei vaccini anti-Covid promossa dalla Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei medici, lanciata a Roma lo scorso 30 settembre, con il patrocinio del ministro della Salute Roberto Speranza.

Oggi tra San Marco e Rialto il viaggio inaugurale dell’imbarcazione con la presentazione dell’iniziativa, resa possibile da una strettissima collaborazione – sinergica ormai da anni – tra la Federazione nazionale, il Comune di Venezia e l’Ordine della città lagunare e dalla disponibilità di Avm – Actv, l’azienda locale del trasporto pubblico.

“Per questa campagna – ha esordito il presidente dell’Ordine veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni – ho trovato un’accoglienza e un entusiasmo eccezionali. È grazie a questi partner se oggi abbiamo la possibilità di avere questo vaporetto, il mezzo per eccellenza del trasporto veneziano, nel cuore di cittadini e turisti, decorato con un messaggio di utilità sanitaria e sociale”.

“Questa è – ha sottolineato l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini – una campagna forte. Arriviamo tardi? No questo è, forse, il momento più importante perché ci stiamo rilassando, perché diamo per scontato che tutto vada bene lo stesso, perché alcuni messaggi vengono veicolati in modo sbagliato da chi preferisce lavorare sulle ambiguità. Noi invece vogliamo essere chiari e dire a tutto il mondo che il vaccino salva le vite. Perché a Venezia arriva il mondo, passa il mondo. Sappiano tutti i medici che questa amministrazione è impegnata al loro fianco per divulgare l’importanza del vaccino. Non dobbiamo abbassare la guardia, la sfida non è finita. Anzi continua ed è questo, forse, il momento più difficile”.

Per partecipare al viaggio inaugurale è sbarcato in laguna anche il presidente della Fnomceo Filippo Anelli. “Per questa campagna – ha spiegato – utilizziamo uno strumento importante, quello della pubblicità. Lo facciamo perché così si riesce ad essere più incisivi. E il messaggio è ancora più incisivo oggi, qui a Venezia, usando un’icona, un simbolo conosciuto in tutto il mondo, in un contesto unico al mondo”.

Il numero uno della Federazione nazionale ha anche sottolineato l’importanza dei vaccini come strumento per combattere la pandemia. “Grazie al vaccino – ha aggiunto Anelli – abbiamo sconfitto malattie, le abbiamo eradicate. Sul piano della prevenzione il vaccino è una pietra miliare della pratica medica. Per questo, ancora una volta, sollecito quei pochissimi colleghi che ancora non si sono immunizzati a farlo: durante l’emergenza registravamo 60-80 morti al mese tra i medici. Poi proprio noi siamo stati tra i primi a vaccinarci e la mortalità nella nostra categoria si è di fatto quasi annientata. Proprio noi, per primi, abbiamo dimostrato l’efficacia del vaccino”.

E se i dati dicono che potrebbe essere prossima una quarta ondata, già attiva nel resto d’Europa, il vaccino ha comunque permesso di tornare a una realtà sociale quasi inimmaginabile l’anno scorso. “Oggi – ha concluso il presidente Anelli – se siamo in una situazione di quasi normalità lo dobbiamo al vaccino. Ora bisogna spingere sulla terza dose per abbassare ancora di più la diffusione del virus”.

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