Impennata di casi Covid in under 12, pediatri pro vaccino

Covid bambini
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Altro che pandemia dei vaccinati. Nella quarta ondata è boom di casi Covid nei bambini con meno di 12 anni, per i quali ancora non è disponibile il vaccino. A sottolinearlo, citando i numeri dell’Istituto superiore di sanità, sono laSocietà Italiana di Pediatria (Sip) e l’Associazione che riunisce gli Ospedali Pediatrici Italiani (Aopi), che hanno prodotto un parere sull’implementazione della strategia vaccinale nella fascia 5-11 anni.

Ma vediamoli questi numeri: dall’inizio dell’epidemia al 9 novembre nella fascia 0-19 anni sono stati confermati 791.453 casi, 8.451 ospedalizzazioni, 249 ricoveri in terapia intensiva, 36 morti. Con la variante Delta e la riapertura delle scuole, però, qualcosa è cambiato.In poco più di due mesi (dal 25 agosto al 9 novembre) nella sola fascia di età 6- 10 anni c’è stato un incremento pari a 24.398 casi. La popolazione 0-12 anni, attualmente non vaccinabile, “sta registrando un aumento dell’incidenza più elevato rispetto a tutte le altre classi di età. Risultano in aumento anche i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva”, sottolineano i pediatri.

A questi dati vanno aggiunti i 239 casi di MIS-C (sindrome infiammatoria multi-sistemica del bambino) censiti dal Gruppo di studio reumatologia della Sip, una complicanza da Covid-19 che ha interessato anche bambini senza pregresse patologie, ed i “case report” di long Covid nella fascia pediatrica, che risultano essere all’attenzione della comunità scientifica.

A fronte di questi dati Sip e Aopi, “in attesa che gli organi regolatori europei e nazionali possano permettere anche ai bambini e alle bambine italiani di beneficiare del vaccino contro Covid-19, invitano le famiglie a confrontarsi con il proprio pediatra per le informazioni circa tempi e modalità per vaccinare i propri bambini”.

Sip e Aopi raccomandano inoltre “vivamente” la collaborazione attiva delle famiglie per continuare a mettere in atto gli interventi di contenimento dei casi (rispetto della quarantena) oltre al rigoroso rispetto delle misure e dei comportamenti raccomandati (utilizzo delle mascherine, distanziamento fisico e igiene delle mani) finalizzati a limitare l’ulteriore aumento della circolazione del virus Sars-Cov-2 e degli altri virus respiratori.

“La vaccinazione Covid-19 consentirà ai bambini di poter riprendere in sicurezza tutte quelle attività, così importanti per la loro salute e il loro benessere psicologico, sospese durante la pandemia, dalla scuola allo sport, alla vita sociale”, afferma la presidente Sip Annamaria Staiano. “Covid-19 ha causato molti danni indiretti alla popolazione pediatrica, dall’incremento esponenziale dei disturbi psichiatrici e del comportamento alimentare alla cosiddetta covibesity. I pediatri vogliono partecipare attivamente al processo di immunizzazione e collaborare con le famiglie e le istituzioni per fermare il Covid-19. Per favorire una corretta informazione, sul sito della Società Italiana di
Pediatria sono state pubblicate le Faq con le più frequenti domande sulle vaccinazioni e altre informazioni utili a contrastare le fake news, così come proseguirà la campagna di comunicazione attraverso i canali social societari”.

“Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, Covid-19 colpisce i bambini in modo più lieve rispetto alla popolazione adulta – spiega Alberto Zanobini, presidente di Aopi – Ma i dati che abbiamo a disposizione indicano con chiarezza che l’infezione da coronavirus non è priva di rischi anche per l’età pediatrica. Per questo riteniamo opportuno sfruttare tutte le opportunità che la ricerca scientifica ci mette a disposizione per proteggere al meglio i più piccoli, vaccini compresi”. Insomma, da Sip e Aopi l’invito è chiaro a favore dei vaccini anti-Covid, anche per gli under 12.

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