Ci risiamo. Mentre la variante Omicron si diffonde in Italia, il Paese fa i conti con la quarta ondata Covid e le misure per salvare il Natale. E si tinge di giallo: si comincia da lunedì con la Provincia autonoma di Bolzano, che si unirà al Friuli-Venezia Giulia. Ma a rischio c’è in particolare il Nord-Est del Paese. Sempre da lunedì, poi, entra in vigore il super green pass (fino al 15 gennaio), con nuove limitazioni per i non vaccinati, studiate per contenere i contagi e salvare il Natale.
La certificazione prevede una serie di misure aggiuntive per chi non si è vaccinato (rispetto a guariti e immunizzati), e questo fin dalla zona bianca.
Ma a parte le prime due regioni in zona gialla, i dati sono in peggioramento, e l’Italia potrebbe essere ancora più gialla entro Natale. Fra i territori a rischio ci sono Veneto e Calabria, Lazio, Lombardia, ma anche Marche e la Valle d’Aosta. Queste Regioni superano o si avvicinano ai limiti che segnano il passaggio in giallo e, se il trend proseguirà, per Natale potrebbero cambiare colore.
Ricordiamo che per passare da bianco a giallo occorre un’incidenza settimanale di nuovi casi Covid superiore a 50 su 100mila abitanti, un tasso di occupazione dei reparti ordinari oltre il 15% e delle terapie intensive oltre il 10%. Come segnala SkyTg24 i territori con incidenza più alta vedono questa settimana al primo posto Bolzano con 497,14 contagi per 100mila abitanti. A seguire Friuli-Venezia Giulia con 246,56 casi, Veneto con 251,52 e Valle d’Aosta con 219,94.
Nelle terapie intensive, secondo i dati Agenas al 3 dicembre, sopra la soglia di occupazione del 10% ci sono: Bolzano (12%), Friuli-Venezia Giulia (14%), Veneto (12%), Marche (10%), Calabria (10%), Liguria (10%), Umbria (10%). E ancora, la Valle d’Aosta, con il 24%, è la regione con la percentuale più alta di posti letto in area medica occupati da pazienti Covid-19, seguono il Friuli-Venezia Giulia, con il 22%, e la Provincia Autonoma di Bolzano con il 18%.
Le altre regioni e province autonome non superano la soglia di allerta del 15%. Ma tra i territori con i valori più elevati ci sono la Calabria con il 14%, la Lombardia con il 14% e il Lazio con il 11%.
