Vaccini, oltre 8,6 mln italiani a quota zero

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Mentre la campagna vaccinale procede quanti sono gli italiani ancora senza vaccini? A dircelo è l’ultimo monitoraggio di Fondazione Gimbe, che segnala 8,6 milioni di persone senza nemmeno una dose di vaccino, di cui quasi 3 milioni nella fascia 5-11 anni. E gli over 50 ‘esitanti’, pur di fronte all’obbligo, resistono: sono ancora 2,2 mln quelli senza vaccino.

Al 12 gennaio (aggiornamento ore 07.23) risultano consegnate 117.159.196 dosi di cui 2.256.000 dosi di vaccino Pfizer pediatrico. “Con la consegna di 2,1 milioni di dosi non pediatriche negli ultimi 7 giorni – commenta Marco Mosti, direttore Operativo della Fondazione Gimbe – le scorte di vaccini a mRna per gli over 12 risultano costituite da 2.413.978 dosi Pfizer, mentre per Moderna il saldo delle dosi disponibili dosi risulta “negativo” (-3.495.462) in quanto la rendicontazione ufficiale continua a non considerare che per i richiami viene utilizzata solo mezza dose”.

Al 12 gennaio (aggiornamento ore 07.23) l’82,8% della popolazione (n. 49.058.595) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+520.427 rispetto alla settimana precedente) e il 79% (n. 46.812.850) ha completato il ciclo vaccinale (+327.923). In aumento nell’ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 4.038.641), con una media mobile a 7 giorni di 580.759 somministrazioni/die: crescono del 21,9% le terze dosi (n. 3.275.943) e del 62,1% i nuovi vaccinati (n. 483.512).

Le coperture con almeno una dose di vaccino sono però molto variabili nelle diverse fasce d’età (dal 98% degli over 80 al 18,4% della fascia 5-11, appena partita), così come sul fronte dei richiami, che negli over 80 hanno raggiunto il 77,8%, nella fascia 70-79 il 70,1% e in quella 60-69 anni il 61,9%.


Nella settimana 3-9 gennaio 2022 si registrano 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%) rispetto ai 298.253 della settimana precedente. Un aumento che riguarda in particolare la fascia 5-11 (n. 267.412; +53,3%) e quella 12-19 (n. 61.778; +65,5%), Mentre la recente introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 al momento non ha sortito grandi effetti, visto che in questa fascia anagrafica i nuovi vaccinati sono solo 73.690. All’11 gennaio rimangono insomma 8,61 milioni di persone senza nemmeno una dose di vaccino: 2,98 milioni appartengono alla fascia 5-11 anni, oltre 800 mila alla fascia 12-19 e 2,21 milioni sono over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.

Al 12 gennaio (aggiornamento ore 07.23) sono state somministrate 24.314.983 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 466.488 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (n. 39.539.013), aggiornata al 10 gennaio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 61,5% con nette differenze regionali: dal 53,4% della Sicilia al 70,5% della Valle d’Aosta.

Ma qual è l’efficacia dei vaccini? I dati dell’Istituto Superiore di Sanità dimostrano una riduzione a partire da 3 mesi dal completamento del ciclo primario e la sua risalita dopo la somministrazione del richiamo. In particolare: l’efficacia sulla diagnosi scende progressivamente dal 77,6% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 41,6% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi risalire al 75% dopo il richiamo; l’efficacia sulla malattia severa scende progressivamente dal 95,7% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni all’88,8% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi risalire al 97,8% dopo il richiamo.

Complessivamente nelle persone vaccinate con ciclo completo (più eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età si riduce l’incidenza di diagnosi (del 35,3-80,3%), ma soprattutto di malattia grave (dell’85,8-94,1% per ricoveri ordinari; del 92,6-97,2% per le terapie intensive) e decesso (dell’81,1-95%).

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