Covid in Italia, il virus corre meno veloce ma ancora troppi morti

Covid tamponi
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Si riduce il numero dei tamponi e scendono anche i dati dei nuovi positivi a Covid-19 in Italia. Ma i morti restano ancora tanti, troppi. Secondo il bollettino del ministero della Salute nelle ultime 24 ore in Italia abbiamo registrato 83.403 nuovi casi di coronavirus e 287 morti, che portano a 141.391 il totale dei decessi dall’inizio dell’incubo Covid.

Sembra essere rallentata la corsa del virus, ma anche quella ai tamponi: tra rapidi e molecolari sono stati ‘solo’ 541.298. In ogni caso il tasso di positività scende al 15,4% (dal 16,1). Crescono invece ancora le terapie intensive (+26) e i ricoveri (+509), per un totale di 19.228 pazienti Covid. Ma ormai abbiamo imparato a capire che, se quando la curva è in salita il dato dei decessi è l’ultimo a crescere, anche quando scende è l’ultimo a cambiare rotta.

“Il parametro della mortalità migliora a un mese di distanza dagli altri – spiega a Fortune Italia Fabrizio Pregliasco, virologo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi – considerando che fra una o due settimane probabilmente raggiungeremo i valori di plateau, neanche di picco, che si protrarrà per un po’ di tempo prima di un calo come è successo in Sudafrica e Inghilterra, colpite prima dalla variante Omicron”.

“Io credo – ci dice ancora Pregliasco – che la pandemia vada vista come una serie di onde provocate da un sasso nello stagno, che via via vanno a degradare. Omicron ha rialzato un po’ l’onda ma è anche vero che, pur nella sofferenza e nella pesantezza di questa situazione che in altre nazioni, ma anche da noi, sta creando problemi di stress e tenuta del sistema ospedaliero, sta facendo sì che una quota di noi sia per un po’ immune. Vuoi per l’infezione, vuoi per la vaccinazione. Un’immunità che non è per sempre: abbiamo visto che il 3% dei casi Covid è relativo a persone che si erano infettate nella prima ondata“.

E allora cosa ci aspetta? “Salvo varianti perfide, che possono sempre uscir fuori, ritengo che Covid-19 si inserirà come co-protagonista nella stagione influenzale invernale, probabilmente con un andamento simile a quello delle influenze inter-pandemiche, che negli anni abbiamo spesso analizzato e raccontato”.

Intanto dal tanto contestato bollettino Covid arrivano notizie positive sui guariti: nelle ultime 24 ore sono 76.679 (ieri 79.207) per un totale di 6.093.633, mentre gli attualmente positivi crescono meno, +6.421 unità, arrivando a ben 2.555.278. Di questi, 2.532.333 sono in isolamento domiciliare. Se moltissimi casi sono asintomatici e vengono scoperti quasi per caso, c’è da chiedersi quale sia il numero reale dei positivi in Italia.

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