La reumatologia 4.0 e l’approccio sartoriale/VIDEO

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Stiamo vivendo una rivoluzione, in termini di diagnostica e terapia, che fa parlare gli esperti di reumatologia 4.0. Ma di cosa si tratta? A delineare l’evoluzione del settore per Fortune Italia è Palma Scolieri, dirigente medico della Asl Roma 1. Uoc di Medicina Interna e Reumatologia del Polo ospedaliero Nuovo Regina Margherita S. Spirito di Roma e responsabile scientifico di RomaReuma 2022, quinta edizione del Convegno che ha messo in questi giorni al centro della scena le innovazioni tecnologiche in reumatologia e l’impatto dei Big data sulla salute del singolo paziente.

“L’innovazione  – spiega Scolieri – ci consente ormai di fare diagnosi molto tempestive e di profilare un paziente, valutando la terapia più appropriata per le sue condizioni. Questo significa ridurre i costi della terapia e arrivare a un risultato in termini di impatto sulla salute in maniera molto più precoce. Curare in maniera appropriata significa ridurre i costi, ma anche migliorare la qualità di vita del paziente stesso, evitando la disabilità e consentendogli di vivere una vita piena”.

Oggi gli esperti parlano di reumatologia 4.0, ma cosa vuol dire nella pratica? “E’ un termine che coniuga alcuni aspetti della medicina tradizione con la information technology. Siamo passati dalla reumatologia tradizionale, nella quale avevamo pochi strumenti a disposizione per diagnosi e terapia, alla reumatologia 2.0 del ‘900 con l’arrivo della terapia antibiotica; poi c’è stata la reumatologia 3.0 con l’avverto dell’elettronica e ora siamo a un’ulteriore evoluzione delle scienze omiche e delle tecnologie informatiche”. E’ la reumatologia 4.0, appunto “che consente una scelta sartoriale a livello terapeutico”.

 

“La medicina 4.0 vede la fusione di tecnologie fisiche, biologiche e digitali. La ricerca molecolare in reumatologia, le scienze omiche, insieme ai referti diagnostici e i dati delle cartelle cliniche hanno generato quel patrimonio di informazioni che chiamiamo Big data. Il passo successivo è interpretare queste informazioni e metterle a disposizione della pratica clinica. Penso ad esempio alla medicina di precisione, che ci permetterà di capire quale terapia tra quelle disponibili è quella più adatta, sicura ed efficace per quel determinato paziente”.

Come ogni innovazione, non mancano le sfide: la gestione e l’interpretazione dei dati, la loro sicurezza, la formazione e l’adeguamento delle competenze professionali, una accorta valutazione dei rapporti costo-beneficio in termini di appropriatezza degli interventi e la proposta di nuovi modelli organizzativi più snelli ed efficaci.

La sfida di questa nuova reumatologia – è il messaggio che arriva da RomaReuma – è però solo in parte l’innovazione: il processo fondamentale è operare in maniera multidisciplinare e aprirsi a nuove e diverse aree di approfondimento, includendo i pazienti come i maggiori esperti della loro condizione.

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