Lavoro, in ufficio solo 1 o 2 giorni a settimana

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I manager prendano nota: uno o due giorni in ufficio a settimana è la soluzione ideale per il lavoro ibrido, secondo un nuovo studio della Harvard Business School.

Mentre il dibattito su come sarà il futuro del lavoro continua, i ricercatori hanno scoperto che trascorrere uno o due giorni in ufficio ogni settimana offre ai dipendenti la flessibilità che desiderano, mantenendo vive le relazioni sociali.

Per nove settimane nell’estate del 2020, i ricercatori hanno condotto un esperimento in cui più di 100 dipendenti delle risorse umane sono stati assegnati in modo casuale a uno dei tre programmi di lavoro ibridi. Il primo gruppo ha trascorso tra zero e otto giorni in ufficio nel corso di 9 settimane; il secondo vi ha passato in totale tra i 9 e i 14 giorni, ovvero 1 o 2 giorni alla settimana; il terzo ha accumulato più di 15 giorni in ufficio.

Secondo i ricercatori, il gruppo che trascorreva uno o due giorni in ufficio ogni settimana – classificato come ‘lavoro ibrido intermedio’ – è stato più creativo rispetto agli altri due. I manager hanno anche valutato il lavoro dei primi come di qualità superiore a quello degli altri.

“Il lavoro ibrido intermedio rappresenta plausibilmente il giusto equilibrio, in cui i dipendenti godono di maggiore flessibilità e tuttavia non sono così isolati rispetto ai colleghi che lavorano prevalentemente da casa”, si legge nel rapporto. E infatti, i soggetti del gruppo intermedio hanno riportato una maggiore soddisfazione per il lavoro da casa, un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata e un isolamento inferiore rispetto ai colleghi degli altri due gruppi.

I risultati potrebbero non essere graditi da molti dirigenti che hanno chiesto a gran voce ai dipendenti di tornare negli uffici a tempo pieno, sostenendo che il lavoro in presenza favorisce la collaborazione e contribuisce alla cultura aziendale. In effetti, un recente rapporto ha rilevato che quasi tutti i dirigenti intervistati ritengono che i lavoratori a distanza siano in una posizione di svantaggio rispetto alle loro controparti presenti.

Le aziende che assumono impiegati che possono svolgere il proprio lavoro da casa, e lo hanno fatto negli ultimi due e più anni, sono divise nel post Covid. Alcuni, come Apple, Google e Goldman Sachs, stanno adottando un approccio duro, chiedendo ai dipendenti di tornare in ufficio almeno part-time.

Altre aziende, come Salesforce, Twitter e Meta, consentono invece ai dipendenti di scegliere di lavorare da casa a tempo pieno.

È chiara la posizione dei dipendenti sulla questione: 9 su 10 vogliono mantenere il lavoro a distanza in una qualche forma, secondo un sondaggio Gallup dell’ottobre 2021. Alcuni, è il caso di Goldman Sachs, stanno ignorando il ritorno a tempo pieno in ufficio, mentre altri, come quelli di Apple, stanno minacciando di dimettersi a causa delle politiche aziendali.

L’articolo originale è su Fortune.com

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