A Monaco torna l’Oktoberfest ma il sindaco non è contento

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I fan dell’Oktoberfest possono finalmente gioire. Il festival tornerà a svolgersi per la prima volta dall’inizio della pandemia, per la 187esima volta dalla sua nascita.

Solitamente Monaco di Baviera accoglie nella zona fieristica di Theresienwiese ben oltre 6 milioni di visitatori che consumano circa 78.500 ettolitri di birra, serviti da uno staff di 13mila dipendenti. La celebrazione, che ha una durata di circa due settimane, porta complessivamente un indotto di circa 1,23 mld di euro all’economia locale.

I rappresentanti del settore ricettivo in Baviera hanno comprensibilmente tirato un sospiro di sollievo quando la notizia è stata resa pubblica. Un terzo annullamento consecutivo, legato a motivi di salute ed etici a causa della guerra in Ucraina, avrebbe smorzato l’entusiasmo dei consumatori che stanno andando incontro alla stagione estiva dei biergarten (birrerie all’aperto).

“Non si può misurare l’importanza dell’Oktoberfest di Monaco in ettolitri, va ben oltre la semplice quantità di birra venduta”, ha affermato Lothar Ebbertz, amministratore delegato del Bayerische Brauerbund, che rappresenta tutti i birrifici statali.

“Non solo il festival è accompagnato da una grande copertura mediatica, ma i birrifici invitano i loro clienti da tutto il mondo a sperimentare lo stile di vita bavarese e, si spera, a creare ricordi duraturi che trasmettono grazie all’amore per la nostra cultura della birra quando tornano a casa”, ha detto a Fortune venerdì 29 aprile.

Nessuna restrizione

Da quando si tenne per la prima volta nel 1810 in occasione del matrimonio del principe reggente Wittelsbacher, Ludovico I, con la sua sposa Therese, il festival è stato cancellato solo 26 volte, principalmente durante i periodi di guerra.

Il governatore dello stato della Baviera, Markus Söder, ha twittato che non vede l’ora di trangugiare la sua prima ‘mass’, il tradizionale boccale di birra da un litro, quando l’Oktoberfest aprirà i battenti il prossimo ​​17 settembre.

“Nessun altro festival al mondo è in grado di trasmettere un’atmosfera cosmopolita e gioia di vivere come l’Oktoberfest di Monaco. È un marchio internazionale della Baviera”, ha scritto.

Eppure, piuttosto che esprimere entusiasmo o addirittura sollievo, il sindaco della città ha annunciato che il festival si svolgerà con la stessa ansia e apprensione dell’anno scorso, quando ha deciso di cancellare l’Oktoberfest. Questo perché tutti, positivi a Covid o meno, sono invitati a partecipare… nonostante lui fosse contrario.

“Di certo non ho preso questa decisione alla leggera”, ha detto venerdì il sindaco ai giornalisti.

Circostanze difficili

Dopo aver cercato un consulente legale e aver tentato invano di appellarsi alle autorità statali e federali, ha ammesso l’impossibilità di poter imporre almeno dei requisiti minimi per partecipare ai festeggiamenti, come un test Covid negativo.

“Pertanto ho ordinato agli amministratori di iniziare i preparativi per un Oktoberfest 2022 senza alcuna restrizione o condizione”, ha detto Reiter. “Spero solo che la situazione (epidemiologica) non peggiori in autunno, tanto da costringere i governi federale e statale a cambiare idea e annullare l’Oktoberfest all’ultimo momento”.

La città, ha affermato il sindaco, si assicurerà contrattualmente che i suoi contribuenti non siano ritenuti responsabili in caso di cancellazione.

Sebbene Reiter abbia affermato di non essere un moralizzatore, ha chiarito di non essere comunque favorevole a partecipare all’evento fintanto che la guerra della Russia contro l’Ucraina continua.

“Personalmente non riesco a immaginare di godere serenamente dell’atmosfera del festival mentre in Ucraina, nella nostra città partner di Kiev, le persone muoiono ogni giorno in una guerra disumana, nemmeno a due ore e mezza di distanza in aereo”, ha detto Reiter. “Ognuno alla fine dovrà decidere da solo se sarà dell’umore giusto per festeggiare“.

I gestori degli alberghi bavaresi hanno detto di aver capito che la decisione di andare avanti con il festival in queste circostanze sarà tutt’altro che facile.

“È una decisione che merita rispetto”, ha detto Angela Inselkammer, presidente dell’associazione statale.

L’articolo originale è su Fortune.com.

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