Alimentazione, una dieta amica delle Mici

L'evento di Amici onlus
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Le malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici), in particolare la malattia di Crohn, data la sua possibilità di coinvolgere l’intero tratto gastro-intestinale, richiedono un’attenta valutazione dello stato nutrizionale del paziente e delle corrette indicazioni alimentari. Una appropriata ed equilibrata dieta quotidiana contribuisce a migliorare le condizioni di salute del paziente, che va aiutato ed educato nella scelta del cibo da assumere o da evitare, anche in relazione alle diverse fasi della malattia. L’intestino allena due terzi del nostro sistema immunitario, dal cibo ricava energia ma possiede il sistema nervoso più esteso, dopo quello del nostro cervello.

Nel 2018 Amici ha promosso un’indagine per valutare le abitudini alimentari generali delle persone con malattie infiammatorie croniche dell’intestino, l’eventuale presenza di intolleranze e le modalità con le quali ciascuno di loro cerca di gestire la malattia attraverso l’alimentazione . Dalle risposte di più di mille pazienti intervistati si è evidenziato che solo la metà ha ricevuto dal centro ospedaliero consigli sul regime alimentare da seguire.

Perché è importante curare l’alimentazione? Il ruolo della nutrizione nella risposta terapeutica alla malattia è determinante quanto la malnutrizione che va prevenuta e, quando presente, curata perché è un fattore di rischio per una peggiore evoluzione della malattia. La salute del paziente con Mici non può e non deve dipendere solo dalla qualità (e dalla quantità) di cure mediche alle quali si sottopone. Questa passa anche da uno stile di vita corretto e quindi da un’alimentazione sana.

Seguire un regime alimentare sano ed equilibrato è uno dei modi più efficaci per salvaguardare la salute e, probabilmente controllare la malattia. Spesso il cibo per pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche dell’intestino in fase attiva, può diventare un vero e proprio incubo, in quanto può essere causa di disagi e ricomparsa dei sintomi.

I pazienti sono sempre più alla ricerca di una cucina vicina alle loro esigenze di salute e sono interessati a ricette sane. Mangiare bene, infatti, non vuol dire necessariamente mangiare quantitativi eccessivi di cibo, molto spesso, anzi è consigliato mangiare poco ma bene. Da un’ulteriore indagine condotta da Amici, con la collaborazione del centro di ricerca EngageMinds Hub dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è emerso che spesso le conoscenze riguardanti il cibo derivano dall’esperienza personale (per prove ed errori). Talvolta, però, anche mangiare a tavola con la propria famiglia non è sempre facile e piacevole, ma può rivelarsi anche frustrante ed essere fonte di imbarazzo. Mangiare fuori casa può risultare problematico per alcuni pazienti, soprattutto quando non si ha la certezza di andare in un posto già conosciuto. I locali preferiti dai pazienti intervistati sono perlopiù quelli ‘già testati’, in cui sanno di poter mangiare tranquillamente senza conseguenze sull’intestino.

Amici, sensibile da anni al tema dell’alimentazione nel corso di un evento, che si è svolto a Palermo a maggio, in occasione della Giornata mondiale delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino (l’iniziativa ha ottenuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella) ha lanciato un concorso per sensibilizzare e sostenere i futuri professionisti della ristorazione su un tema molto importante per i pazienti affetti da malattia di Crohn e colite ulcerosa: un premio per le migliori 3 ricette realizzate dagli studenti dell’Istituto Alberghiero ‘Piazza’ di Palermo, formati sugli alimenti e le modalità di cottura adatte alla salute dell’intestino.

I ragazzi hanno realizzato i loro piatti dimostrando di poter cucinare dando la giusta attenzione alla condizione delle persone affette da Mici senza compromettere il gusto e la bontà dei piatti. E’ stata un’esperienza che ha arricchito il percorso scolastico dei giovani chef e ha dato la possibilità di portare l’attenzione sui bisogni di chi vive la malattia sulla propria pelle.

La collaborazione con l’Istituto Alberghiero ‘Pietro Piazza’ di Palermo nasce grazie alla sensibilità del dirigente scolastico Vito Pecoraro e del corpo docente, in particolar modo dallo chef Fabio Potenzano e dalla prof. ssa Diana Di Salvo  che insegnano alle classi dell’indirizzo salutistico, neonato percorso formativo fortemente voluto dall’Istituto. Un magnifico esempio di collaborazione che ha caratterizzato un evento di portata nazionale a cui faranno seguito tante nuove attività.

Durante la Giornata Mondiale è stato distribuito ai presenti il gelato ideato da Diego Costi, giovane paziente affetto da malattia di Crohn, insignito dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica per aver ideato la ricetta del gelato Sunshine Flower,  un gusto adatto a tutti i pazienti che come lui non vogliono rinunciare al piacere di un cono gelato. A prepararlo per Amici il 22 maggio è stata Rosy Lo Piccolo, del Caffè del Centro di Montelepre (PA) riproducendo fedelmente la ricetta originaria realizzata da Mario Rivaro con l’amico Diego.

*Salvo Leone, direttore generale Amici Onlus

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