Nelle scimmie la chiave per un vaccino contro le varianti Covid

Aboca banner articolo

Un vaccino recentemente creato per le scimmie ha offerto uguale protezione contro la maggior parte delle varianti di Covid-19, inclusa Omicron, e il virus originale della Sars dei primi anni 2000.

Il vaccino, sviluppato dai ricercatori dello Scripps Research Institute della California, è basato su proteine come i vaccini antinfluenzali tradizionali, al contrario dei vaccini anti-Covid di Pfizer e Moderna, basati sulla tecnologia a mRna. Stando ad un articolo pubblicato all’inizio di questo mese su Science Translational Medicine, sono state somministrate due dosi ai macachi rhesus, nella speranza di immunizzarli contro Covid-19.

I risultati hanno sorpreso i ricercatori, che hanno scoperto un’uguale efficacia contro la maggior parte delle varianti Covid che destano preoccupazione e, in alcuni casi, una ‘alta efficacia’ contro le sottovarianti Omicron. Il vaccino ha fornito protezione anche contro la Sars, coronavirus apparso in Cina nel 2002 prima di diffondersi in altri quattro Paesi. La Sars ha infettato più di 8.000 persone, uccidendone circa il 10% e devastando le economie dei territori colpiti.

Raiees Andrabi, ricercatore presso il dipartimento di immunologia e microbiologia dello Scripps Research Institute, ha definito “affascinante” la robusta risposta immunitaria delle scimmie rhesus. E si domanda se sarà possibile progettare un vaccino che suscita una risposta simile negli esseri umani.

La robusta risposta anticorpale delle scimmie dello studio è in contrasto con il modo in cui i vaccini anti-Covid di prima generazione hanno protetto gli esseri umani. In genere i vaccini originali non difendono contro le sottovarianti Omicron fino a una prima dose di ‘richiamo’.

Tale protezione è limitata a gravi malattie e morte. Queste carenze hanno spinto Pfizer e Moderna a modificare di recente i loro vaccini nel tentativo di garantire una migliore protezione contro l’infezione da varianti che ora sono dominanti, come BA.4 e BA.5.

I risultati della sperimentazione costituiscono un’ottima notizia per i macachi rhesus, senza dubbio. La buona notizia per gli esseri umani è che lo studio ha allertato gli scienziati sul fatto che la proteina Spike di Covid-19, se presa di mira da un vaccino in modo efficace, ha maggiori probabilità di rivelarsi utile contro tutti i coronavirus della famiglia della Sars.

Creare un vaccino che funzioni allo stesso modo negli esseri umani sarebbe una sfida, a causa di differenze genetiche relativamente piccole ma importanti tra uomini e scimmie. “Ma questo non vuol dire che sia impossibile”, ha dichiarato Andrabi.

Mentre il team di Andrabi attende i risultati degli studi correlati, continuerà a lavorare su un vaccino pan-betacoronavirus, in grado di fornire protezione contro una famiglia più ampia di coronavirus. La famiglia in questione comprende Sars; Covid-19; virus come OC43 che in genere causano raffreddori comuni; Mers, o sindrome respiratoria del Medio Oriente, che è stata identificata per la prima volta in Arabia Saudita nel 2012. La Mers si è diffusa in quasi 30 Paesi, infettando circa 2.500 persone e uccidendone più di un terzo.

L’articolo originale è su Fortune.com

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.