Influenza e over 65, la maggioranza ancora senza vaccino

influenza
Aboca banner articolo

Si può parlare in Italia di un po’ di stanchezza da vaccino? Questa volta, però, non si tratta di Covid-19. Ha preso il via ormai in tutta Italia la campagna d’immunizzazione contro l’influenza stagionale, che quest’anno ha iniziato a farsi sentire in anticipo e sta colpendo soprattutto i più piccoli, con un andamento che fa presagire un picco anticipato. Ma se le previsioni degli esperti segnalano una stagione influenzale ‘pesante’, solo un over 65 su 3 (vale a dire il 31%) ha ricevuto finora il vaccino.

Lo rivela un sondaggio che Sanofi ha affidato a Ipsos. Siamo ancora a fine novembere, dunque la campagna è ancora in corso. Ma già possiamo dire che non c’è stata una corsa alla vaccinazione anti-influenzale. Inoltre la media degli immunizzati risulta più alta al Sud, 44% del totale, mentre resta più bassa nelle regioni del Centro, dove si è vaccinato soltanto un anziano su 5 (20%). Numeri ben lontani dall’obiettivo minimo del 75% fissato dal ministero della Salute per le popolazioni target.

Perché allora gli italiani non si vaccinano? Negli ultimi due anni le misure anti-Covid, tra cui il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine, hanno fortemente ridotto la circolazione dell’influenza, e forse abbiamo dimenticato cosa comporta il contagio. Il fatto è che quest’anno il virus corre: i dati giunti dall’emisfero australe preannunciano una stagione intensa. Inoltre il nostro sistema immunitario si trova impreparato, proprio a causa della scarsa circolazione del virus influenzale negli anni pandemici.

“Quelli che circolano ora – ha ricordato il virologo Fabrizio Pregliasco, associato di Igiene generale e applicata all’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi – sono virus respiratori che danno sintomatologia simile all’influenza, ma il picco epidemico dei virus influenzali è atteso più in là, a fine dicembre. Sebbene ci sia ancora tempo per vaccinarsi contro l’influenza, è bene farlo subito poiché la risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente“.

E’ proprio agli indecisi che si rivolge il monito degli esperti. Risponderanno? Secondo Ipsos, quasi uno su quattro (23%) degli intervistati che non ha ancora ricevuto il vaccino presenta almeno una patologia cronica o un fattore di rischio. E tra coloro che ancora non hanno ricevuto il vaccino quasi 2 su 3 (59%) intendono farlo.

Per la popolazione anziana – caratterizzata da una risposta immunitaria più debole – è stato studiato un vaccino con un maggiore dosaggio di antigene, in grado di garantire una protezione superiore rispetto al vaccino a dosaggio tradizionale. Si tratta, ricorda Sanofi, di un vaccino in commercio da oltre 10 anni negli Stati Uniti e dal 2021 disponibile anche in Italia, che garantisce una riduzione dei ricoveri per polmoniti del 27% in più rispetto al vaccino standard, mentre la riduzione per i ricoveri per cause cardio-respiratorie è del 18% maggiore.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.