Carnevale ‘di guerra’, i consigli del pediatra

carnevale
Aboca banner articolo

Il Carnevale è, per i bambini, un momento particolarmente importante per la crescita, ma va assunto, come nel caso delle medicine, nel modo giusto. Negli ultimi due anni la pandemia ha condizionato feste e passeggiate mascherati, rinviate per evitare gli assembramenti. Quello di quest’anno è, invece, un Carnevale di guerra. E allora il mio consiglio è quello di osservare, anche in questo caso, alcune precauzioni.

Ricordiamo però l’importanza di far vivere ai bambini il Carnevale nel modo più completo e intenso possibile, perché è un’occasione di incontro con i coetanei, socializzazione e vita all’aria aperta che nel periodo invernale, fra basse temperature e compiti da svolgere a casa, è piuttosto infrequente.

Le radici

Il Carnevale è importante come momento per formare le radici, le tradizioni, per  legarsi a ricordi che porteremo con noi per tutta la vita. Pertanto il primo invito è ai genitori: fate vivere intensamente ai vostri piccoli, dopo due anni di limitazioni, il Carnevale 2023!

Via libera a tutti gli eventi, dalle feste più o meno grandi, alle sfilate, alle passeggiate in centro. Consiglio anche per giovedì 16 febbraio, ovvero giovedì grasso e per martedì 21 febbraio ultimo giorno di Carnevale, di festeggiare questi due momenti privilegiando i dolci e i cibi tipici.

Dalle frappe, alle castagnole, alle chiacchiere, si contribuirà così a scrivere un pezzo della storia personale e delle radici del bambino. Però questo, come dicevamo, è un Carnevale di guerra: in questo periodo si libera la fantasia, ma proprio questo può rappresentare un pericolo. I bambini da 2 a 6 anni replicano infatti ciò che vedono, pensando di giocare, mentre dai 6 ai 10 anni ragionano su ciò che vedono.

Queste due fasce di età sono quelle in cui maggiormente vengono usati i costumi di Carnevale. Ebbene, i piccoli, inconsapevolmente hanno, purtroppo assistito a fasi di combattimento, visto armi di tutti i tipi, soldati con elmetti e fucili, crolli e macerie. Il rischio è che, per imitazione, vogliono scegliere costumi che richiamano le armi o anche la guerra. E questo non come scelta consapevolmente violenta, ma per replicare quello che hanno visto in televisione o sui social.

E allora? Dobbiamo indirizzarli. In conclusione: massima libertà di vivere questo Carnevale post-Covid, dolci e cibi tipici inclusi, perché qualche trasgressione alimentare di breve durata non altera l’equilibrio dell’organismo. Ma evitiamo tutto ciò che richiama la guerra e la violenza, perciò niente armi, niente costumi da soldati, anche se dell’antichità, niente spade, fucili o bastoni. E’ importante per il presente, ma anche per le radici dei nostri bambini.

*Italo Farnetani, ordinario di Pediatria dell’Università Ludes – United Campus of Malta.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.