Oms pronto a classificare l’aspartame “possibile cancerogeno”

L’aspartame, l’edulcorante artificiale utilizzato da milioni di persone in tutto il mondo e presente in oltre 6.000 prodotti, dalle bibite allo yogurt agli sciroppi per la tosse, torna sotto i riflettori. L’agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) specializzata nella ricerca sul cancro, la IARC, potrebbe presto classificarlo come “possibile cancerogeno per l’uomo”. La notizia, anticipata dall’agenzia Reuters, dovrebbe essere ufficialmente annunciata il 14 luglio attraverso una valutazione pubblicata sulla rivista Lancet Oncology.

Attualmente la dose massima consentita per il consumo di aspartame è fissata a 40 mg al giorno per chilo di peso corporeo. Tuttavia, dopo 40 anni di utilizzo, è prevista una nuova valutazione da parte della IARC, che dovrà rivalutare la dose considerata sicura per questa sostanza, in collaborazione con la Fao.

Il sistema di classificazione dell’Oms prevede quattro categorie: il gruppo 1 è riservato alle sostanze per le quali esistono sufficienti prove di cancerogenicità; le sostanze inserite nei gruppi 2A (probabile cancerogeno) e 2B (possibile cancerogeno) sono considerate potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo di tumori, ma con livelli diversi di evidenza scientifica. L’aspartame verrebbe inserito nella categoria dei “possibili cancerogeni”, in cui attualmente sono presenti 322 sostanze.

Già il mese scorso, l’Oms si era pronunciata su questo e altri dolcificanti sconsigliandone l’uso per il controllo del peso. Secondo l’Agenzia dell’Onu, l’uso di questi dolcificanti “non porta alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini” e potrebbe comportare “potenziali effetti indesiderati”, come un aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti.

Dolcificanti per dimagrire, novità dall’Oms

L’allarme dell’Oms ha suscitato una pronta reazione da parte delle aziende del settore, mentre oncologi e nutrizionisti invitano comunque alla prudenza. L‘Associazione Internazionale dei Dolcificanti ha espresso serie preoccupazioni per le speculazioni preliminari riguardanti l’opinione della Iarc, affermando che potrebbero fuorviare i consumatori sulla sicurezza dell’aspartame. L’associazione sottolinea che si tratta di uno degli ingredienti “più studiati nella storia”, con oltre 90 agenzie in tutto il mondo che ne dichiarano la sicurezza.

Il nutrizionista e presidente del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute, Giorgio Calabrese, invita invece alla prudenza. Secondo lui, “è meglio, in generale, evitare il consumo abbondante e prolungato nel tempo di sostanze come l’aspartame e far prevalere il principio di precauzione”. Tuttavia, rileva che anche se l’Oms e la Fao prenderanno una decisione in merito, non potrà essere una posizione certa e definitiva. Infatti, il problema riguarda non solo la definizione della quantità giornaliera di aspartame che può essere ingerita senza pericoli, ma anche la sua sicurezza a lungo termine, quando consumata continuativamente per molto tempo.

Come nutrizionista, Calabrese ha sempre sostenuto la qualità migliore dei prodotti naturali e consiglia ai giovani di non farsi illudere dalle bevande “zero”. Le bevande “zero” sono comunque caloriche e possono stimolare la gastrite. Oer il nutrizionista sono preferibili l’acqua o succhi naturali di frutta.

Secondo il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Saverio Cinieri, è fondamentale comprendere e definire l’esatto dosaggio per l’assunzione dell’aspartame, ovvero la quantità che non comporta rischi. Alcune molecole, sottolinea Cinieri, sono pericolose solo se utilizzate in quantità molto elevate, ma tali quantità sono molto improbabili da assumere da parte di un individuo.

Tra l’altro questa non è l’unica allerta legata all’aspartame, di recente collegato da una ricerca all’aumento del rischio di ansia.

Ansia da aspartame? Il dolcificante sotto la lente

In generale, sarebbe bene ridurre il consumo di prodotti industriali o dolcificanti, ma allo stesso tempo dovrebbe essere ridotto anche il consumo di zucchero stesso, poiché in quantità eccessive può risultare tossico per l’organismo.

Nonostante le discussioni e le opinioni contrastanti, l’aspartame e la sua sicurezza rimangono un argomento di interesse e di studio per gli esperti e le autorità sanitarie. La valutazione di Iarc e Fao potrebbe apportare ulteriori informazioni e orientamenti in merito all’uso di questo dolcificante artificiale. Nel frattempo, è consigliabile essere prudenti nella scelta dei dolcificanti e nelle quantità, ricordando che anche l’eccesso di zucchero può essere dannoso per l’organismo.

 

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