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Febbre del Nilo in Italia, un decesso e sei casi d’infezione: emergenza e misure preventive dell’Iss

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La Febbre del Nilo (West Nile) non è una emergenza ma possiamo considerarla una seria preoccupazione per la salute pubblica. Con sei casi confermati di infezione nell’uomo dall’inizio di maggio e un decesso avvenuto di recente in Lombardia, dati comunicato dall’Istituto Superiore di Sanità, si evidenzia il continuo aumento delle province coinvolte, che ora sono 27, e delle regioni interessate, tra cui Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna.

La situazione è particolarmente difficile poiché la stagione estiva di quest’anno ha avuto un inizio precoce per la trasmissione di malattie trasmesse da insetti in Italia. La circolazione del virus West Nile è stata confermata già nel mese di maggio, grazie alla rilevazione del virus in zanzare e avifauna. Di conseguenza, sono state avviate precocemente misure di prevenzione riguardanti trasfusioni e trapianti nelle aree coinvolte.

Anche l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha lanciato un allarme sulle zanzare invasive e i rischi per la salute. Al momento, non esiste un vaccino specifico per la febbre del Nilo e, sebbene ci siano studi in corso per svilupparne uno, la principale misura preventiva al momento è ridurre l’esposizione alle punture di zanzara durante il periodo favorevole alla trasmissione.

Il periodo di incubazione dopo la puntura di una zanzara infetta varia da 2 a 14 giorni, ma può arrivare fino a 21 giorni nei soggetti con deficit del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo, ma tra i casi sintomatici, circa il 20% presenta febbre, mal di testa, nausea, vomito e linfonodi ingrossati.

Nei casi più gravi, che colpiscono meno dell’1% delle persone infette, si possono manifestare febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, convulsioni, fino a paralisi e coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti e nei casi più gravi il virus può causare un’encefalite letale.

Data la gravità della situazione, è essenziale che la popolazione sia informata sulle misure di prevenzione, soprattutto durante i periodi critici in cui le zanzare sono più attive. È fondamentale evitare le punture di zanzara utilizzando repellenti, indossando abbigliamento a maniche lunghe e pantaloni lunghi, evitando di rimanere all’aperto nelle ore in cui le zanzare sono più attive e proteggendo le finestre con zanzariere.

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